CAMORRA & SERVIZI SOCIALI. Vita, opere e albero genealogico completo di Eufrasia Del Vecchio, prima apprendista poi mattatrice di tre strutture per minori

24 Maggio 2022 - 13:46

Non è solamente la sorella di Carlino Del Vecchio che, secondo gli inquirenti, le chiede di comprare una 500 L a suo figlio Paolo junior, poi intestata alla coop. Serapide, ma importanti sono anche i ruoli di suo padre Paolo senior, dei suoi zii Antonio e (di nuovo) Paolo. La parentela con Francesco Schiavone Cicciariello…

 

CASAL DI PRINCIPE – Eufrasia Del Vecchio: usando una definizione tipica dei libri e dei film gialli, dovremmo dire che si tratta del quinto uomo.
Ma qui, con piena soddisfazione delle pari opportunità, la definizione va totalmente desessualizzata.
Non si può dire la quinta donna, perché gli altri quattro sono maschi.
Per cui al massimo si può dire il quinto elemento.

Eufrasia Del Vecchio, 52enne di Casal di Principe ma trapiantata a Casagiove non è, certamente, un nome di secondo piano all’interno del perimetro complessivo della maxi-indagine in corso da parte dei magistrati della Dda che operano insieme a una delle sezioni investigative della Squadra Mobile della Questura di Caserta.
Lo è per due motivi: il primo di carattere genealogico, il secondo di carattere professionale o pseudo-professionale.
Quando si scrive di Eufrasia Del Vecchio, viene immancabilmente segnalato che si tratta della sorella del ben noto Carlino Del Vecchio, esponente di spicco del clan dei Casalesi in carcere per associazione di stampo camorristico e anche per omicidio.
Ma ci sono anche altre parentele che, secondo la Dda, rivestono una significativa importanza nel momento in cui vengono associate al tipo di attività, apparentemente molto sospetta, esercitata dalla Del Vecchio nel settore delle cooperative sociali e della gestione delle loro contabilità, totalmente nelle sue mani di commercialista.
Eufrasia Del Vecchio è figlia di Paolo Del Vecchio, anche lui storicamente affiliato al clan dei Casalesi.

Una partecipazione non casuale, in considerazione del fatto che la vita e le opere di questa famiglia sono state sempre molto connesse a quelle della famiglia di Francesco Schiavone Sandokan.
Ciò per effetto di una parentela esistente ed evidente e non certo lontana: Paolo Schiavone senior è il cugino di Francesco Schiavone detto Cicciariello, a sua volta cugino di Sandokan, nonché suo successore all’indomani dell’arresto del primo, avvenuto nel luglio 1998.

Nel meccanismo relazionale tra i Del Vecchio e gli Schiavone, un ruolo di rilievo l’ha ricoperto anche Antonio Del Vecchio, da noi citato in diverse ordinanze come riferimento stabile degli Schiavone, soprattutto nella piazza di S.Maria C.V. per attività riguardanti la sfera economica collegata agli interessi criminali.
Antonio Schiavone è cugino diretto di Paolo Schiavone e dunque zio indiretto di Eufrasia e Carlino Del Vecchio.
Altra figura rilevante, secondo la Dda, è quella di Angela Del Vecchio.

Cugina di secondo grado di Eufrasia e Carlino, visto che si tratta della figlia di un secondo Paolo Del Vecchio, fratello dell’appena citato Antonio e, dunque, a sua volta cugino del Paolo Del Vecchio papà di Eufrasia e Carlino.
Angela Del Vecchio opera all’interno del sistema delle cooperative attivato dagli imprenditori di Casal di Principe, precisamente in “Serapide”, formalmente impiegata nella comunità Mirò.
I Paolo Del Vecchio non sono due, ma almeno tre. Il figlio di Carlino, infatti, reca il nome di suo nonno e del cugino di suo nonno.
Qui si innesta un fatto interessante e inedito in alcuni suoi aspetti: Eufrasia Del Vecchio acquistò, o meglio fece acquistare proprio alla cooperativa Serapide, da lei controllata, una Fiat 500 L mettendola a disposizione dell’uso privato di Paolo Del Vecchio junior.
Questa operazione, secondo gli inquirenti, sarebbe stata chiesta proprio da Carlino Del Vecchio, papà di Paolo, proprio alla sorella Eufrasia.
Un atto che rende fattuale l’infiltrazione negli affari di una società cooperativa da parte di uno dei pregiudicati più noti del clan dei Casalesi.

In conclusione, l’indagine della Dda e della Squadra Mobile non considera un fine, un obiettivo, la messa a fuoco dell’attività di commercialista della Del Vecchio, in grado di raggruppare nel suo studio professionale le contabilità di tutte o della maggior parte delle cooperative ricadenti della galassia di Luigi Lagravanese, di Orlando Diana, Bortone, Zippo e Capriglione, ma questa attività è utilizzata come spunto di ulteriore analisi investigativa che permette alla Squadra Mobile e ai magistrati di affermare che questa manteneva il totale controllo sulle tre “comunità educative” da cui tutta queste indagine ha preso le mosse, nell’estate del 2018, quando il Pm tra i più importanti, prestigiosi ed esperti della Dda Antonello Ardituro chiese e ottenne le prime perquisizioni della casa e delle sedi professionali di Eufrasia.
Queste tre strutture, impegnate nel recupero dei minori, a partire da quelli provenienti dai carceri minorili, sono la S.Elena, la citata Mirò e l’Incontro, tutte direttamente collegate, senza mediazioni, al business di Eufrasia Del Vecchio, che imprenditrice lo era diventata dopo aver trascorso quattro anni, in una sorta di apprendistato, nelle strutture di Luigi Lagravanese, dal 2004 al 2008, anno in cui costituì la prima società autonoma: la Edv Service, orgogliosamente espressa nella sua ragione sociale con le iniziali della sua fondatrice.