CAPUA. DROGA NELLE CASE POPOLARI. Lo spaccio e la paura del lockdown: “Con il covid resta la droga in mano”

20 Giugno 2022 - 20:35

CAPUA – Movimentavano grosse partite di droga, vendevano all’ingrosso e non temevano le forze dell’ordine ma i lockdown, che limitavano fortemente lo spaccio: emerge dall’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dei carabinieri che ha consentito di sgominare, con undici arresti, un agguerrito e organizzato gruppo di spacciatori con base alle palazzine popolari di Capua.

I carabinieri della Compagnia di Capua hanno notificato otto ordinanze in carcere emesse dal Gip di Napoli e altre tre ai domiciliari. L’intercettazione sulle limitazioni allo spaccio a causa della pandemia risale all’ottobre del 2020, quando la curva Covid era in risalita. A parlare e’ il presunto capo della banda di pusher, Claudio Monaco, che dice al suo interlocutore: “Dobbiamo dimezzare l’approvvigionamento perchè se arriva un nuovo lockdown restiamo con la droga in mano“. Monaco, 51 anni, era dietro le sbarre già da qualche tempo: a lui il provvedimento è stato notificato in cella.

Dalle indagini è emerso che il 51enne, insieme al fratello Roberto e ai due giovani fratelli Fabio e Davide Mandesi di 27 e 28 anni (i tre sono finiti in carcere), gestiva la base tenendo sotto scacco i residenti “onesti” del Parco; la droga veniva infatti nascosta nelle intercapedini della cantine, nel vano ascensore, mai in casa dei pusher; inoltre Monaco e complici avevano installato numerose telecamere per controllare l’arrivo delle forze dell’ordine e avevano vedette ai punti di accesso del parco.

Gli appuntamenti con gli acquirenti venivano presi tramite whatsapp e venivano usati termini criptici per indicare la droga, sebbene poi tra di loro i pusher parlavano senza remore, tanto che gli inquirenti hanno potuto ricostruire l’organigramma del gruppo proprio ascoltando gli indagati. Durante le indagini i carabinieri guidati dal colonnello Paolo Minutoli hanno arrestato sette spacciatori e sequestrato 13mila euro in contanti e parecchia droga per un valore di 30mila euro; stanotte, durante l’esecuzione delle misure – vi hanno preso parte decine di carabinieri con l’unita’ cinofila proveniente da Sarno – sono stati trovati sempre in un’intercapedine quasi due chili di hashish.