S. MARIA C. V. Urca! Carlo Raucci sta facendo il Puc. Calma, è il cugino, ma Mazzotti e Nicola Leone…

4 Maggio 2018 - 17:49

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Produce sempre un brivido che corre lungo la schiena di chi racconta la storia della città del Foro da anni, leggere, in un atto pubblico, nel caso una determina a firma del dirigente Gennaro Riccio, il nome di Carlo Raucci.

Ripetiamo, ci vuole, per dirla alla Ivano Fossati, esperienza per sentire il soffio di quella fugace emozione. Che dite, il sottoscritto, che sulle fantastiche avventure dell’inseparabile Maurizio Mazzotti – Carlo Raucci ha pubblicato, tra il Corriere di Caserta e CasertaCe, non meno di 500 articoli, la possiede quest’esperienza? Ha il diritto a conquistare un surrogato orgasmico leggendo il nome dell’ingegnere Carlo Raucci? Lo sfizio ce lo siamo presi, pur sapendo che il Carlo Raucci in questione non è quel Carlo Raucci là, quello dei cento palazzi, delle lottizzazioni creative, dei valori aggiunti stratosferici, cioè il braccio operativo di un ufficio tecnico dove padroneggiava il suo amico Maurizio Mazzotti, la signora Zaccheo, con la partecipazione straordinaria, dal suo studio di Milano, dell’ingegnere Corvino, già marito della suddetta. Questo è un altro Carlo Raucci. Strettamente imparentato con “quello là” in quanto cugino diretto recante, non a caso, stessi nome e cognome.

Abbiamo scoperto, da questa determina, che è stato inserito nel piuttosto pletorico ufficio di Piano, cioè quella sezione operativa che si sta occupando della relazione del Puc, a sei anni di distanza al primo incarico dato alla facoltà di Architettura, dipartimento di Urbanistica e Pianificazione territoriale della Federico II.

Non conosciamo questo Carlo Raucci ma conosciamo benissimo “quello là“, se la scuola di pensiero è la stessa gli influssi sul Puc si vedranno, e come se si vedranno! L’ingegnere opererà nell’ambito Urbanistica e Anagrafe edilizia interno all’ufficio di Piano. Se Carlo Raucci si consulterà con “quello là“, irromperà anche “quell’altro là“, colui il quale ha fondato una nuova dottrina dell’urbanistica, da noi definita dottrina Mazzotti, attraverso la quale la destinazione pubblica di un area è stata concettualmente estesa a tal punto che pubblico in Via Martiri di Nassirya, sono diventati pubblici anche gli studi commerciali e addirittura gli appartamenti, venduti da Mr.Bingo, al secolo Enzo Natale. Chissà se la presenza di Carlo Raucci nell’ufficio di piano abbia inciso con le eccentriche dichiarazioni rese pubblicamente dall’assessore all’urbanistica e ai Lavori pubblici Nicola Leone, il quale ha affermato che la sua mission è quella di unire l’area ex-Siemens al centro cittadino.

Non si capisce a quale centro. Se a quello di Santa Maria Capua Vetere o a quello di Capua, visto che le due città sono equidistanti dall’area industriale che ha scritto la storia delle attività produttive della città del Foro. Forse Raucci e Leone pensano a una lunga galleria di due o tre chilometri da riempire con locali commerciali, altri svaghi ma soprattutto di tanti, ma proprio tanti caseifici specializzati nella produzione della ricotta.

 

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