SVENDITA CASERTA. Venghino, siori, venghino. Ecco a quanto si acquistano in saldo il Circolo Nazionale e altri immobili storici del centro

11 Dicembre 2018 - 16:20

CASERTA (luigi vincenzo repola) – Nel passeggiare su corso Trieste, via centrale e ormai funeraria, al netto del doping delle Notti Bianche, di Caserta, ormai sembra più complicato imbattersi in esercizi commerciali aperti piuttosto che chiusi. Le medicine utilizzate in questi anni per contrastare il fenomeno sono stati vane (sì ztl, no ztl, un po’ di ztl e così via…) ma nessuna di queste è riuscita a salvare buona parte dei commercianti che lavoravano sul corso.

Tanti i negozi e i bar del centro cittadino che in questi anni hanno abbassato la serranda, svolgevano il proprio esercizio in locali di proprietà dello stato che, a questo punto, si vede costretto a vendere, o peggio svendere, i proprio beni perché sfitti, inutilizzati o semplicemente per poter recuperare un gruzzoletto. E’ di un paio di settimane fa infatti (29 novembre) l’avviso di vendita che il Demanio ha pubblicato sul proprio sito. Spulciando il documento, che troverete in calce all’articolo, tanti sono gli edifici e i locali nel centro di Caserta collocati sul mercato.

Partiamo da piazza Dante: qui buona parte dei vani del pian terreno nel “Padiglione
Piccolo
“, edificio sul lato sinistro venendo dalla Reggia, sono stati messi in vendita. Diversi lotti al prezzo 200 mila euro. Una cifra per diventare proprietari di un pezzo di storia casertana.

 

Dall’altro lato invece, “Padiglione Trieste“, per intenderci, di fronte al Gran Caffè Margherita, è stata messa in vendita dallo Stato la storica sede del Circolo Nazionale Caserta, al prezzo  1 milione di euro, 71 mila e 80 euro.

Spostandoci sul corso Trieste, sono tre i locali con il quale il Demanio cerca di far cassa. Uno è quello in cui si trova la storica ricevitoria della via centrale casertana, mentre l’altro è proprio il locale di fianco. Sempre sullo stesso marciapiede, al numero civico 47, un’altra sede di un negozio, un’ottico, ormai abbandonata, è stata messa sul mercato. Un affare con il quale lo Stato cerca di portare a casa almeno 250 mila euro

L’impossibilità di trovare un rimedio, che arrivi dagli enti locali, dallo Stato o dagli stessi commercianti, ha provocato la messa sul mercato di tanti locali proprio al centro della città capoluogo, caso più unico che raro. Un senso di tristezza può colpire i più puristi se si pensa che tutti i locali citati, posti in vendita dal Demanio, fanno parte di fabbricati che sono nella lista di edifici di interesse storico artistico per il Ministero per i Beni Culturali.

 

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