CASERTA. E vai con la supercazzola. Ecocar fa sparire il Consorzio (che vinse l’appalto) e va come mandatario al Consiglio di Stato per avere più soldi

2 Marzo 2020 - 19:18

CASERTA (g.g.) – Sicuramente sbagliamo noi. Lo vogliamo scrivere perché da quasi 8 anni a questa parte noi, evidentemente, sbagliamo quando ci occupiamo delle vicende della monnezza di Caserta City. Perché se non ci fossimo sbagliati, qualcosa di serio e grave sarebbe successo in termini di inchieste giudiziarie o anche di doverose procedure amministrative attivate dal comune per risolvere il contratto stipulato nei primi mesi de 2013, effetto della gara d’appalto aggiudicata nella seconda parte del 2012. Ci sbagliamo sicuramente rispetto alla verità così come ci è raccontata dalla società Ecocar, la quale, il 27 gennaio scorso ha presentato un ricorso al consiglio di Stato, avverso la decisione del Tar Campania sul ricorso incidentale, finalizzato a chiedere la sospensiva della determina del comune di caserta, il quale aveva calcolato in maniera differente la rivalutazione dei prezzi, rispetto alle attese di Ecocar.

Ma nella questione relativa alla valutazione attraverso il cosiddetto “aggiornamento Istat” scriveremo domani, altrimenti mischiamo le cose e siccome questa è materia complicatissima, si finisce poi come al solito che nessuno, nemmeno le autorità competenti, si concentrano in maniera efficace sulle questioni da noi poste. Perché, noi, le questioni le poniamo da 8 anni. Saranno sbagliate per le istituzioni che dovrebbero svolgere azioni di controllo, ma siccome per noi non lo sono, continuiamo testardamente ad esprimere. La premessa dell’incarico che il comune dà al suo ufficio legale interno, diretto da Lidia Gallo, viene recitato una sorta di scioglilingua, che per gli amanti di Monicelli, Tognazzi, Celi, Noiret e compagnia è, in tutta evidenza una supercazzola:

Premesso che la ECOCAR srl, in proprio e nella qualità di mandataria del raggruppamento con Ecologia & Autocarri srl, in persona dell’Amministratore Unico e legale rappresentante p.t. Pietro Dominici, con atto notificato il 02/07/2019 esponeva che, in qualità di mandataria del raggruppamento con altra impresa IPI – Impresa Pulizia Industriali, aggiudicataria di appalto quinquennale per i servizi di igiene urbana, sottoscriveva contratto di appalto con il Comune di Caserta in data 02/07/2013″.

Analgesici per tutte le generazioni, dalla mitica Cibalgina fino all’Oki, passando per le gocce di Novalgina, questa roba illeggibile accontenta tutte le generazioni.

La supercazzola faceva ridere, questi qua invece fanno piangere. Dunque, Ecocar srl+Ecologia & Autocarri srl hanno creato un raggruppamento temporaneo d’imprese, buono a sapersi, dato che a noi era sfuggita la cosa. Per cui, Ecocar srl e Ecologia & Autocarri srl non sono solamente i soci, i componenti del Consorzio Ecocar, cioè l’unico soggetto esposto formalmente all’interno di un altro raggruppamento temporaneo d’impresa, quello che si aggiudicò la gara che oggi è ancora in proroga, a quasi 8 anni di distanza, formato insieme ad Ipi srl e Alba Paciello, ma come soggetti giuridici autonomi formano, stiamo parlando sempre di Ecocar ed Ecologia & Autocarri, un raggruppamento che mette insieme imprese diverse che nel caso specifico sono totalmente distinte e non fanno parte del Consorzio Ecocar. Questo Rti (Ecocar + Ec & Au), nel giorno dedicato nella Madonna delle Grazie, che si è chiaramente e giustamente scordata della città di Caserta, presentava il ricorso al Tar sulla determina per l’aggiornamento dei prezzi. Quel ricorso conteneva un’altra premessa e cioè che Ecocar srl era mandataria di un alktro raggruppamento temporaneo di imprese, formato dall’appena citata società e dalla Ipi srl. Questo raggruppamento, sempre restando a ciò che è scritto in premessa nel ricorso al Tar,  “sottoscriveva contratto di appalto con il Comune di Caserta in data 02/07/2013″.

Mal di testa a palla, ma noi abbiamo un’altra soglia di sofferenza e diciamo in dialetto: “E’ dall!”. Il raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la gara nel 2013 non era questo. Ecocar srl non ne era protagonista diretto ma solo indiretto, perché il soggetto giuridicamente presente in quel Rti era il Consorzio Ecocar, che quindi aveva una funzione indiretta, e da ecologia & Autocarri. E d’altronde questa storia di Ecocar e del Consorzio Ecocar non ce la siamo inventati noi, perché in decine e decine di articoli abbiamo pubblicato gli estremi di visure camerali distinte e separate, relative al Consorzio Ecocar, ancora esistente e amministrato da una leggiadra signora ucraina, ex dipendente Movilift e ultimamente pare inserita nel mondo della ristorazione nella Tuscia etrusca, in quel di Viterbo. Poi c’è Ecocar srl, che è un’altra cosa cosa. Lo era al tempo dell’appalto e lo è oggi. Il Consorzio Ecocar srl è il sopravvissuto della Rti che ha perso man mano, a causa delle interdittive antimafia, la Ipi e l’Alba Paciello, salvandosi grazie alla nuova normativa che ha trasformato l’interdittiva per Ecocar in una sorta di tutela gestita dal tribunale.

Ora, se l’appalto se l’è aggiudicato un Rti formato dal Consorzio composto da Consorzio Ecocar, Ipi e Alba, per quale motivo, mandatario o meno (che non toglie nulla rispetto al fatto giuridico) viene scritto oggi che l’appalto del 2012 è stato vinto dalla Ecocar srl insieme ad Ipi, in un Rti?

Vabbé, questa cosa finirà in cavalleria come sempre. Qui c’è la pigrizia di chi non vuol mettersi lì a chiarire i fatti. Guardate, noi non nutriamo alcuna stima nei confronti del Deodati, di Zampella, Vallarelli e compagnia e riteniamo di essere da loro specularmente ricambiati. Però lo diciamo forte e chiaro: se Vallarelli, Deodati, Dominici o anche Zampella ci spiegano l’errore che noi compiamo in questo ragionamento, ci spiegano perché le buste paga dei dipendenti sono state (adesso non sappiamo ma fino a poco tempo fa così) stampate dal Consorzio Ecocar, ora esce la supercazzola?

Aperti al dialogo, purché si chiarisca.

(per quanto riguarda gli aggiornamenti ISTAT ne riparliamo, come detto all’inizio, nella giornata di domani)