CASERTA. Ecco quanto costano i telefonini dedicati ai dirigenti e a “dipendenti vari” del comune

20 Marzo 2019 - 17:10

CASERTA (luigi vincenzo repola) – Non è il caso di allarmarsi. Non è questo il caso so cui montare polemiche o accese discussioni, ma sarebbe interessante capire e approfondire le spese del comune capoluogo. Cercare di renderci conto di quale possa essere il modo di operare di un ente colpito da dissesto finanziario (doppio).

E’ di pochi giorni fa la determina con cui il comune di Caserta ha assunto un impegno di spesa con la Vodafone per 20 mila euro per la fornitura del servizio di telefonia mobile per i cellulari aziendali, sim voce e dati in abbonamento e prepagate ricaricabili, in dotazione a dirigenti e dipendenti per l’anno 2019.

Sono due i passaggi in questo atto firmato dal dirigente Giovanni Natale ci ha fatto storcere il naso (ed è un bene, perché di solito consultando l’albo pretorio ci girano altre parti del corpo ). Il primo punto riguarda quanti sono i dipendenti e dirigenti che usufruiscono del contratto tra il comune e la società con sede a Londra. La cifra poco chiara poiché, in maniera un po’ sbrigativa, viene scritto nella determina che il numero è vario (“vari dipendenti“).

Senza voler polemizzare, ma sarebbe importante capire chi sono questi vari e per quale compito hanno in dotazione sim finanziate con soldi pubblici. Perché se un lavoratore del comune ha con sé un telefono aziendale pagato dai contribuenti, questi

hanno il diritto di sapere che cosa ci fa con quella scheda, cioè se la usa per battere il record personale di Fruit Ninja oppure, come immaginiamo, venga utilizzato per espletare la funzione pubblica. Non stiamo parlando di una cifra abnorme, ma sarebbe interessante saperlo. Capire questo è necessario per comprendere il perché di tale cifra. E qui arriviamo al secondo passaggio.

Essere a conoscenza di quanti sono i “beneficiari” delle schede Vodafone al comune di Caserta, servirebbe a renderci conto anche di quanto viene speso a scheda. Così da poter scrivere che a Palazzo Castropignano sono stati bravi, se le spese sono state contenute, oppure che, questa volta negli uffici comunali, si sono fatti fregare con degli abbonamenti dal costo elevato.

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