CASERTA. Il comune rinnova il patto con Giovine e co. per Villa Giaquinto. Ora Raffaele-Harry Potter fai opposizione per davvero, altrimenti finisce tutto “a ricotte”

24 Giugno 2022 - 18:23

La giunta comunale di Caserta ha approvato il rinnovo del patto di collaborazione per la Villa Giaquinto. Le voci che lo vedono avvicinarsi all’area di minoranza interna al Partito Democratico e il comportamento tenuto in consiglio comunale finora ci avrebbero già fatto timbrare la carriera politica del consigliere di Caserta Decide come “a base di proteine del siero di latte”, ma ha ancora un’occasione, forse l’ultima, per non tradire i suoi elettori e i membri del Comitato che lavorano senza sosta da anni

CASERTA (l.v.r.) – Ieri, 23 giugno, la giunta comunale di Caserta ha approvato il rinnovo del patto di collaborazione per la Villa Giaquinto con l’omonimo comitato, che già dal 2018 si sta occupando ufficialmente dell’area verde nei pressi di via San Carlo. Si tratta in buona sostanza di un continuo del precedente fatto collaborativo tra il comitato per e il comune capoluogo, in base al regolamento approvato dal consiglio comunale nel giugno 2017.

In cambio della cura dell’area e delle attività culturali e di aggregazione che i membri del comitato porta avanti, il comune di Caserta concede il patrocinio per tutte le azioni previste dal patto, l’esenzione dei diritti di istruttoria e di occupazione del suolo pubblico, oltre che alle specifiche tasse per iniziative realizzate nell’ambito del patto di collaborazione. Poi, l’esenzione del canone per l’affissione di manifesti pubblicitari per gli eventi, la cura della manutenzione ordinaria dell’area verde e degli impianti di illuminazione.

Si tratta di un momento molto importante perché rispetto a 3 anni fa qualcosa è cambiato.

Colui chi era il personaggio più in vista nel Comitato, la voce del gruppo, Raffaele Giovine da qualche mese è diventato consigliere comunale di opposizione, dopo essersi candidato come primo cittadino con la lista Caserta Decide e aver raggiunto un ottimo risultato elettorale. Il comitato per Villa Giaquinto è attualmente rappresentato da Luca Vozza, 26enne casertano. Ma è chiaro che l’esponente del gruppo più importante sia proprio Giovine, che grazie al suo lavoro per il Parchetto delle Amache ha ricevuto consensi in città.

I ragazzi e le ragazze di Villa Giaquinto hanno operato molto bene in questi anni, rendendo un luogo dimenticato dall’amministrazione comunale un posto vivibile, al centro del cuore delle attività in città.

Ma, adesso, non dev’essere sprecato tutto il lavoro e soprattutto non va mandato alle ortiche il fine ultimo del comitato. E questa responsabilità è nelle mani di Giovine.

Il consigliere comunale di minoranza per ora non si è distinto in quelle operazioni di controllo e opposizione alla maggioranza, obbligo civico e di responsabilità di ogni rappresentante dei cittadini a cui viene dato un chiaro mandato popolare.

E nel suo caso il mandato popolare è stato molto chiaro: fare da contraltare a chi, come coloro che hanno in mano amministrazione della città, sono tra i responsabili principali del disfacimento del comune capoluogo.

Ora, la decisione della giunta comunale relativa al rinnovo del patto di collaborazione con il Comitato e il precedente comportamento morbido, diciamo così (un esempio per tutti)

, tenuto in assise da Giovine, senza considerare che i due suoi candidati più forti della lista Caserta Decide, Vincenzo Fiano e Virginia Crovella, hanno portato i loro voti (e quelli dell’ex Canapificio di cui fanno parte) al sindaco Marino durante il testa a testa con Zinzi, presta il fianco ad un’interpretazione non certo positiva del passato recente del consigliere, ma soprattutto del futuro.

Ma se il passato è passato – concetto lapalissiano -, lui ora ha il dovere di allontanarsi dalle posizioni politiche della maggioranza, per non imborghesire, per non ammantare di un velo politico le iniziative che il comitato per Villa Giaquinto ha messo in piedi in questi anni.

Citando il direttore Gianluigi Guarino, “non la buttiamo a ricotte“.

L’unico metodo di non trasformare un comitato civico nell’ennesimo processo clientelare e portatore di voti a favore del sindaco Marino sarà che Raffaele Giovine faccia per davvero opposizione in consiglio comunale. Dimostri di essere lontano dall’area politica di centrosinistra – sinistra nel senso di inquietante e non certo di appartenenza a principi politici – che guida la città.