CASERTA. La condanna di Clementina Ferraiolo e del marito, l’assoluzione di Bosco e del parroco Don Biagio Saiano: riconosciuto il risarcimento a favore di Ar.Co. srl. Quell’asilo di Tuoro rimarrà una chimera

27 Aprile 2021 - 10:20

CASERTA (g.g.) – Questo giornale che, qualche anno fa, fece saltare il tappo della scandalosa vicenda relativa ai lavori di ristrutturazione dell’asilo di Tuoro, non può non integrare ciò che, laconicamente e senza ritornare sui tanti contenuti da noi esposti in più articoli ma soprattutto nelle tre puntate di un’inchiesta giornalistica che dedicammo a questo caso, ha riportato ieri sera con la semplice declinazione della sentenza.

Non entriamo nel merito della stessa, dato che lo faremo quando ne saranno depositate le motivazioni. A quel punto, come sempre, nel rispetto della decisione del giudice, utilizzeremo, con serenità e serietà, il diritto democratico del commento, della valutazione e di un punto di vista esposto da chi qualche cognizione, su questi fatti, ce l’ha.

Stasera vogliamo solo rimarcare una cosa: sui 3 condannati, che sono stati, com’è noto, Clementina Ferraiolo, già consigliera al Comune di Caserta, suo marito Giuseppe De Liso (per entrambi un anno e mezzo di reclusione e mille euro di multa con la sospensione condizionale della pena) e Maria Ficocello, a cui è stata inflitta la pena di un anno e due mesi con 600 euro di multa e speculare sospensione condizionale, graverà l’obbligo di risarcire l’impresa edile Ar.Co. srl, costituitasi parte civile nel processo e titolare del merito di aver sollevato la questione ritenendo, alla luce di questa sentenza fondatamente, alla luce di questa sentenza di essere stata discriminata allo scopo di favorire l’impresa del marito della Ferraiolo.

Senza lo spirito battagliero di Ar.Co srl, questo “braciolone” sarebbe stato confezionato e anche consumato.
Per cui, rappresenta sicuramente un successo per l’avvocato Nando Trasacco, che ha rappresentato in giudizio Ar.Co srl, il pieno riconoscimento da parte del giudice del diritto al risarcimento a carico dei tre condannati i quali dovranno anche rifondere le spese legali affrontate dall’impresa edile per un importo di 4500 euro, così come si legge sul dispositivo della sentenza che pubblichiamo in calce a questo articolo e che contiene anche la notizia dell’assoluzione dell’ex consigliere regionale Luigi Bosco che svolse la funzione di verbalizzante nella commissione di aggiudicazione, del parroco don Biagio Saiano, di Vincenzo Guadagno e di Rosa Carafa.
Un risarcimento che appare sacrosanto alla luce di una semplice evidenza, acclarata e certificata in questo processo: quei lavori all’asilo di Tuoro non furono realizzati. Insomma, nel momento in cui si capì che non potevano essere fatti da De Liso, cioè dal marito della Ferraiolo, si preferì buttare tutto a mare, pur di evitare che quel cantiere lo aprisse arco srl. Oggi, quell’immobile è letteralmente diroccato e purtroppo nessuno potrà risarcire il danno subito a riguardo dalla comunità di Tuoro.

Ora inizierà la fase civile cioè quella relativa alla separata sede” che dovrà decidere l’entità del risarcimento con Arco srl rappresentata, questa volta, in giudizio dall’avvocato Luigi Adinolfi.