CASERTA. La porcata immorale e senza vergogna: avviso pubblico per una short list dei servizi sociali pubblicato il 24 agosto, con termine ultimo fissato al 30 agosto

19 Gennaio 2019 - 11:36

CASERTA(Gianluigi Guarino) Riusciamo ancora a stupirci e siamo veramente incorreggibili nella nostra fede, nei confronti delle possibilità di redenzione del genere umano, al cospetto delle azioni amministrative (si fa per dire) del comune di Caserta.

Da qualche giorno, abbiamo acquisito la copia di un avviso pubblico, finalizzato a costituire una short list contenente varie figure professionali, tutte attinenti ad un eventuale impiego dentro ai servizi erogati dall’Ambito sociale C1, di cui molto ci stiamo occupando negli ultimi giorni, e che comprende, oltre al comune di Caserta, che ne è capofila, anche quelli di San Nicola, Casagiove e Castel Morrone, presenza, peraltro puramente decorative, visto e considerato che, di questi 3 comuni, non si intravede traccia vitale, dato che, è come se non ci fossero, è come se non esistessero, nel momento in cui subiscono, senza protestare, senza porre alcuna obiezione, le nefandezze consumate, a danno di disabili, anziani, minori a rischio, famiglie disagiate (CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ULTIMO ARTICOLO IN PROPOSITO) pressochè quotidianamente, dal comune capofila.

Riusciamo ancora a stupirci, a sospendere la nostra attività di denuncia sulla vergognosa mala gestio, perchè non riusciamo a capacitarci di come un gruppo di uomini e di donne, investiti della responsabilità di rappresentare un’intera città, avalli, diventandone spesso e volentieri complici, atti come questo di cui stiamo scrivendo stamattina.

Un avviso pubblico, che reca la firma d’autore di mister Marcello Iovino, l’uomo che il sindaco Carlo Marino ha voluto fortemente tenere vicino a se, anche dopo la pensione, facendogli firmare un contratto di consulenza, interrotto solo e solamente, nonostante l’indignazione profondissima, urlata in quei giorni da CasertaCe, dall’autorità giudiziaria e dall’iscrizione sul registro degli indagati dello stesso Marcello Iovino e anche del sindaco Marino, nell’ambito della nota inchiesta dell’Antimafia sulle trame corruttive, collegate all’appalto per la raccolta dei rifuti solidi urbani, 7 anni per 116 milioni di euro.

Proprio nei giorni in cui, senza soluzione di continuità rispetto alle salde modalità con cui aveva dominato, negli ultimi anni, i settori dei rifiuti e dei servizi sociali, Iovino si apprestava a firmare il contratto di consulenza, il medesimo erogava questo avviso pubblico, datato, badate bene, 24 agosto. Già il periodo scelto è a dir poco sospetto, perchè il 24 agosto non c’è la necessaria attenzione per garantire pari opportunità a tutte quelle persone che, possedendo i requisiti, intendono partecipare.

Ma questo sarebbe niente: se leggete la data, stabilita come termine per la presentazione delle domande, si capisce bene con che gente si ha a che fare. Per quanto riguarda il sindaco Marino, ci perdoni, noi non possiamo non ribadire una chiamata alla sua responsabilità diretta nella consumazione dell’immoralità di certe operazioni.

Ritornando alla scadenza per la presentazione dei complessi documenti è stata fissata al 30 agosto. Dunque, a neanche una settimana di distanza dalla data di pubblicazione dell’avviso pubblico. In poche parole, bisogna introitare l’avviso dall’albo pretorio del comune il 24 agosto e, in tre giorni, preparare tutta la documentazione per partecipare. Possibilmente, consegnandola a mano perchè, facendo fede la data del Protocollo, un eventuale invio attraverso modalità non dirette, avrebbe comportato un ritardo letale.

Noi siamo troppo perbene, in quanto stiamo qui a raccontare, articolare e, soprattutto, siamo qui a costruire un ragionamento a supporto di una nostra dura presa di posizione.

Siamo troppo perbene perchè qui la questione andrebbe liquidata con i metodi “veloci” del pur colto, ma spicciativamente furioso, Maximilien Robespierre.

Siamo troppo perbene, perchè un fatto del genere dimostra da se, senza girarci troppo intorno, il degrado morale, la volontà di assumere, di piegare il bene pubblico a vantaggio di uno o di pochi.

Noi non sappiamo se, poi, questa commissione-barzelletta, di cui l’avviso pubblico tratta, si sia riunita o meno per valutare le domande. Non sappiamo neppure se questa short list sia nata sul serio. Sappiamo, però, che se nell’animo, seppur inaridito da una cultura che chiamare relativista è poco, dei consiglieri comunali di Caserta sopravvive una traccia, seppur remota, di onestà, materiale ed intellettuale, occorre staccare la spina, azzerare il caso Caserta.

Ad ogni stagione politica, temporalmente nuova, stiamo qui ad affermare che ciò che succede oggi non si è mai visto prima. Sembriamo proprio dei cretini. Lo abbiamo scritto durante la seconda consiliatura Falco, durante gli oscuri anni dell’amministrazione Petteruti, durante quelli stravaganti ed irresponsabili della sindacatura Del Gaudio. Lo diciamo e lo scriviamo, ancora una volta, oggi.

Il fatto è che, come dice il proverbio, o l’affermazione coniata sicuramente da un saggio, non c’è limite al peggio.

POST SCRIPTUM: Tutto questo, giusto per dire, accadeva, forse non a caso, quando la nuova assessora Maria Giovanna Sparago si era già insediata, configurandosi, non sappiamo se volontariamente o per semplice e tecnica ignoranza delle materie di cui dovrebbe occuparsi, come una presenza di mera scenografia. Anche se, a pensarci bene, la Sparago, insieme alla sua musa ispiratrice Liliana Trovato, è stata sempre un’appassionata di short list, sin dai tempi felici in cui furoreggiava, da dipendente dell’amministrazione provinciale, nella gestione delle infornate dei ragazzi del cosiddetto servizio civile.

Questo è.