CASERTA. Lutto in città. E’ morto improvvisamente “Mister Lello”. Nel suo salone tutti i grandi politici del passato, magistrati e tanti casertani

21 Maggio 2020 - 10:44

I funerali si svolgeranno domani alle 11

 

CASERTA(g.g.) Siamo sempre in dubbio quando c’è da anticipare ai nostri lettori la notizia della morte di un personaggio conosciuto, sull’opportunità di utilizzare formule rituali e inflazionate al punto da non essere neppure avvertite per l’importanza letterale delle parole che contengono.

Quante volte, ad esempio, avete letto la seguente formula: “Con lui (o con lei) se n’è andato un pezzo di storia ecc ecc“. Questa premessa l’abbiamo fatta con l’obiettivo di sottolineare l’autenticità della relazione tra la storia della città di Caserta e questa persona che se n’è andata dopo esserne stato, a suo modo, un protagonista.

D’altronde, cos’è una storia se non un mastodontico e annichilito involucro di vicende, di notizie che si stratificano fino alla milionesima potenza.

Storie grandi e storie piccole con un unico comune denominatore: nel bene e nel male, chi ne è stato protagonista deve rimanere un ricordo nitido alla stragrande maggioranza del popolo, di quel macro o micro cosmo in cui questa vicenda umana si è sviluppata fino ad esaurirsi.

Se a Caserta dici “Mister Lello” a persone fra i 35 e gli 80 anni, solo in pochi, in pochissimi non ti sapranno declinare le sue generalità, solo pochi, anzi pochissimi non sapranno di chi si sta parlando. Per cui, Mister Lello, al secolo Raffaele Di Serio è stato la storia di questa città, additandola e connotandola a suo modo. Se il suo salone è divenuto il punto di riferimento di 5, 6 generazioni di casertani, se è stato frequentato da personaggi noti, da magistrati, da professionisti, dal mitico senatore Santonastaso e da tantissimi altri politici, vuol dire che in quel salone c’erano die valori. E non solo professionali. Da lui, a suo tempo, è stato avvistato più volte anche don Salvatore D’Angelo di Maddaloni.

Sicuramente i capelli li faceva bene perchè nessuno è tanto scemo da andare da un barbiere incapace, soprattutto se i capelli sono uno strumento di rappresentanza durante un’udienza di un processo che si sta presiedendo da giudice o durante una seduta parlamentare o del consiglio regionale.

Ha commentato una persona legata, già da stamattina, al ricordo di Lello che in quel salone c’erano facebook e messenger ante litteram; un luogo social, ma senza fake dove si potevano conoscere tante cose, tante notizie relative alla città stimolate dalla curiosità sempre garbata, sempre educatissima del titolare. Lello se n’è andato nella giornata di ieri a 72 anni, colpito da un improvviso malore.

Qualche acciacco lo aveva, ma sicuramente la sua morte è stata inaspettata per ognuno dei suoi cari, per il figlio Paolo, che ha ereditato la sua passione ed è diventato titolare di quello che possiamo, per i motivi appena detti, definire come “uno storico salone” aperto nella piazzetta, nello slargo tra Viale Cappiello e via Buccini, a ridosso del Parco Gabriella. Oggi, oltre al già citato figlio Paolo, lo piangono la moglie Maddalena, le figlie Raffaella e Michela, il cognato Sossio.

Lui che senza saperlo era stato un antesignano dei social erogati in un luogo fisico e non virtuale, cioè il suo salone, aveva imparato ad utilizzare il facebook di oggi. E la cosa non stupisce, dato che Lello è stato sempre un essere umano profondamente socievole e sociale. L’ultimo post risale alle 17.25 di ieri sera.

I funerali si svolgeranno domani, venerdì 22 maggio, alle 11 nella chiesa di San Pietro in Cattedra nei pressi dell’ospedale civile.