CASERTA. Muore a 21 anni per un tumore al ginocchio confuso con una frattura. Medico condannato
30 Settembre 2019 - 18:11
CASERTA – Il dottore Felice Carsilio fraintese un tumore con una frattura ossea, condannandolo ad una agonia lenta e dolorosa fino al decesso avvenuto ad ottobre del 2014. E’ ciò che è successo Domenico Natale, 20enne di Caserta e deceduto poi a seguito dell’intervento sbagliato. Il medico è stato condannato ad un anno di reclusione e al pagamento immediato di una provvisionale di 195mila euro alla famiglia.
È la sfortunata vicenda di Domenico Natale, un giovane ragazzo nato a Caserta cui fu diagnosticata una frattura al ginocchio. Pochi mesi prima della sua morte infatti, nell’aprile del 2013, Domenico lamentava un dolore alla gamba. Dopo neanche un mese Domenico ed il papà si presentarono al cospetto di Felice Carsilio, ortopedico di Roma. Il medico, dopo la visita, sostenne che quella fosse chiaramente una frattura.
Domenico fu quindi operato per una frattura al ginocchio. In realtà però l’ortopedico commise un clamoroso errore, perché quello era un tumore. Operarlo per una frattura non fece altro che scatenare una neoplasia che fino a quel momento era latente. Al dottore quindi non rimase altra strada se non quella dell’amputazione.
Ma le cose non fecero altro che peggiorare. Fino a che nell’ottobre del 2014, dicevamo, quando il povero Domenico si spense alla giovanissima età di 21 anni, dopo aver addirittura avuto la lucidità di firmare per autorizzare l’espianto degli organi al suo trapasso.
“Mio figlio non me lo ridarà nessuna sentenza. Ma almeno giustizia è stata fatta“, ha dichiarato Giuseppe Natale, il papà della vittima, dopo la sentenza.