CASERTA. E’ più vicino il Maracanà al gusto mozzarella: “Pagano Granata ha rinunciato al pignoramento del Pinto”

16 Novembre 2022 - 10:17

CASERTA – Prima di urlare alla vergogna, all’offesa manifesta e al mancato rispetto di un lavoro importante come quello nel mondo caseario, nel quale il presidente della Casertana D’Agostino ha sviluppato il suo business, vi diciamo che il riferimento alla mozzarella nel titolo è legato al fatto che questo stadio nascerà al centro di Caserta, patria di questo oro bianco.

La notizia riguarda il passaggio importante per la costruzione del nuovo stadio di Caserta avvenuto in queste ore, un progetto ormai nelle mani del presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino e il suo socio ciociaro Antonio Ciuffarella.

Nelle scorse settimane, è stata approvata la proposta di aggiudicazione della procedura di demolizione e ricostruzione dello stadio Alberto Pinto ai consorzi Aurora immobiliare e Santa Rita e alla Casertana di D’Agostino e Ciuffarella

Nell’articolo in cui raccontavamo la vicenda, spiegavamo come, però, l’imprenditore Mario Pagano Granata avesse ancora una richiesta di pignoramento nei confronti dello Stadio Pinto.

Una condizione che rendeva impossibile la qualsivoglia modifica del bene, ovvero dell’impianto.

Nelle scorse, ore la Casertana ha reso noto che Pagano Granata avrebbe formalizzato la richiesta di rinuncia alla procedura esecutiva, causando la cancellazione della trascrizione del pignoramento immobiliare.

Resta ancora sotto la “scure” del pignoramento da parte dell’imprenditore, invece, il parcheggio

dell’ex caserma Pollio, un altro progetto lucroso che farà bene a imprenditori privati, in questo caso la famiglia Dresia.

Nonostante una squadra ben lontana dai vertici del calcio regionale e nazionale, pare sia tutto pronto per dare il via al cantiere di un impianto da migliaia e migliaia di posti a sedere, che per essere utile bisognerà sperare che qualcosa cambi a Caserta, visto che al Pinto non si vede da anni un audience superiore alle mille unità paganti, che costerà oltre 50 milioni di euro, una somma che in minima parte che uscirà dalle tasche di D’Agostino e Ciuffarella.

Di questo progetto, come abbiamo raccontato più volte, non abbiamo apprezzato la totalità delle proposte, criticandone alcuni passaggi, tra cui forse la circostanza più evidente, ovvero che una squadra ben lontana dall’essere costruita per restare nei massimi livelli del calcio nazionale, vada a mettere in piedi un piano economico e soprattutto immobiliare enorme, per la creazione di un nuovo stadio di un impianto da milioni e milioni di euro, a nostro avviso utile soprattutto per le attività connesse alla struttura sportiva in sé, ovvero il parcheggio, gli uffici e i locali da affittare, visto che la Casertana è ancora bloccata e invischiata nelle sabbie mobili della quarta serie.

C’è da dire, inoltre, che se D’Agostino dovrà mettere una parte della sua forza economica per la costruzione dello stadio – solo una parte, il resto dei fondi verranno trovati sul mercato (LEGGI QUI IL FOCUS) – sarà molto più complesso per i rossoblu investire denaro sul mercato alla ricerca di calciatori di valori.

E se non hai calciatori di valori, difficilmente esci dalla Serie D.