CASERTA. Salzano De Luna quinta colonna di Giggino ‘a Purpett e degli Stabile-Fials in ospedale. Controlli equi, altrimenti è ritorsione

29 Aprile 2019 - 17:26

peppe stabile

luigi cesaro

CASERTA (g.g.) – Non ci giriamo troppo intorno: il patto scellerato tra Giggino ‘A Purpett Cesaro, pluri inquisito, insieme con i fratelli, in processi di camorra e il sindacato Fials governato da Salvatore Stabile, in nome degli obiettivi elettorali di Peppe Stabile, fratello del citato Salvatore, nonché candidato sindaco della città di Aversa, è questione molto delicata, che può creare problemi seri al management Asl e dell’azienda ospedaliera di Caserta, la quale fa fatica a rendersi conto che certi maneggi, in periodi non elettorali, si possono bollare come clientelismo becero, in periodi elettorali invece vanno monitorati affinché non valichino il confine del voto di scambio, reato per il quale Giggino la Porpetta e il figlio Armandone sono imputati davanti ai giudici del tribunale di Aversa-Napoli Nord.

Tutto ciò a dimostrazione che il nostro preambolo non è campato per aria o legato a una cattiva predisposizione personale nei confronti dei germani Stabile che, nella nostra vita, non abbiamo mai incrociato personalmente, che mai abbiamo incrociato al telefono o attraverso relazioni social, in pratica, persone che conosciamo solo attraverso l’incredibile modalità con cui articolano la loro attività pseudo sindacale all’interno della sanità casertana.

Il dottor Salzano De Luna, da noi definito scherzosamente da anni “Calimba” De Luna, ha vissuto un momento difficile all’ospedale di Caserta, al punto che un paio di anni fa, prima dell’avvento di Mario Ferrante, aveva fatto voti presso conoscenti comuni per incontrare nientepopodimeno che il diavolo Gianluigi Guarino, che di lui si era occupato più volte, non spedendogli di certo bacetti o, per dirla alla Salvini, bacioni.

nando salzano de luna

Oggi invece vediamo un Salzano De Luna di nuovo al centro di tante cose. Lui è un estimatore di Giggino La Porpetta e questo di per sé non è un reato. Ma il problema del codice penale non esaurisce certo la categoria più generale dell’etica pubblica. Dunque, se in questi giorni la direzione strategica dell’ospedale ha deciso, come nel suo diritto, di strutturare dei controlli sulla relazione temporale tra attività professionale e attività sindacale, in modo che le due cose non si interischino, lo deve fare con tutti. Lo deve fare in special modo con la Fials, ancor di più durante questa campagna elettorale. Ancor di più con il signor Prata che ogni tanto ci gratifica con contestazioni ai nostri articoli, tanto smodate quanto legittime, con Pasquale D’Angelo e con Zevi, giusto per citarne qualcuno che ci è passato per la mente in questo istante preciso. La legge e i controlli valgono per tutti e non ci devono essere discriminazioni.

La direzione generale deve baciare in fronte il chirurgo Salzano Calimba De Luna per ringraziarlo per ciò che da medico, a vantaggio dei pazienti del massimo nosocomio provinciale. Dopo il bacio, però, Ferrante gli deve dire che da oggi al 28 maggio, a schede scrutinate e sigillate, Salzano si può godere, concedendosi un gratificante periodo di ferie, il mese delle rose e appunto, nuvole permettendo, una bella scorpacciata di calimba de luna.

Speriamo che questo articolo, scritto da chi delle cose interne all’ospedale di Caserta si occupa da decenni, serva a ricostituire un regime di equità.

Se un sindacato rompe le palle e solo quel sindacato viene controllato, uno può pensare (forse infondatamente, ma lo può pensare) che si tratti di una ritorsione. Ecco perché, concludendo l’articolo, ribadiamo il concetto una seconda volta, per  qualche furbetto che potrebbe piegare l’interpretazione di questo nostro intervento a finalità strumentali, la posizione di CasertaCe.net è la seguente: se la direzione strategica ha il diritto-dovere di controllare il tempo e il modo in cui il personale, anche quello con cariche sindacali lavora,  lo deve fare per tutti, ribadiamo, per tut-ti. A buon intenditore…