Cinque milioni di “abbonati” col pezzotto Sky. Ecco chi era il promotore casertano. IL NOME

21 Settembre 2019 - 16:48

PRESENZANO – L’indagine, diretta dal Procuratore della Repubblica di Napoli, dott. Giovanni Melillo e coordinata dal Procuratore Aggiunto, dott. Vincenzo Piscitelli e dal sostituto procuratore Dott.ssa Valeria Sico ha consentito di individuare e disattivare la piattaforma internazionale di IPTV (Internet Protocol Television) più diffusa tra i pirati informatici.

Il promotore era Franco Maccarelli, originario di Presenzano, nell’Alto Casertano, ma da anni residente a Napoli.

Trai i campani coinvolti nel business spicca Gianluca Menditto al quale, secondo il gip Provvisier sono riconducibili ben 695 abbonamenti. Ci sono poi tanti altri (Maurizio Destradis, Stefano Sottile, Antonino Bonin, Domenico Bonanno, Vito De Marco, Luigi Marrano, Patrizio Danza, Fabrizio Chitano, Pasquale Greco, Giuseppe Lazzara, Alfio De Clò, Giuseppe Pellegrino quelli citati dal portale come coinvolti) conosciuti dagli utenti soprattutto attraverso i nickname: da Diablo a Tulipanonero, da Vanescar a Proff fino a Team R1no, AlfaRomeo56, Evolution Team, Sbudi, Ulisse e Belzebù.

Oltre 5 milioni di utenti solo in Italia, per un giro d’affari stimato in circa 60 milioni di Euro annui; la piattaforma Xtream Codes, ideata da 2 cittadini greci, consente agevolmente la trasformazione in dati informatici dei flussi audiovisivi protetti da copyright.

I membri dell’ Organizzazione, predisponevano e gestivano all’ estero idonei spazi informatici attraverso i quali ritrasmettevano i segnali su larga scala, anche in Italia. Una fitta rete commerciale, diffusa su tutto il territorio nazionale e con basi prevalentemente in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia riceveva il segnale grazie a questa tecnologia acquisendo illegalmente interi pacchetti di contenuti per la successiva rivendita al cliente finale ad un prezzo di 12 Euro circa consentendo di vedere tutti i principali palinsesti TV con un unico abbonamento.

Otto Ordini europei di indagine emessi dalla Procura di Napoli che, tramite l’Agenzia Europea per il coordinamento investigativo e la cooperazione giudiziaria ’Eurojust’, sono stati eseguiti simultaneamente questa mattina in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria dalle rispettive polizie giudiziarie con l’ausilio dei militari del Nucleo Speciale nei confronti di 3 aziende e 5 persone fisiche oltre al sequestro ed all’oscuramento della intera piattaforma Xtream Codes, di 80 siti internet e di 183 server dedicati alla riproduzione e
diffusione dei flussi audiovisivi, erogati, al momento del sequestro, ad oltre 700.000 utenti online.

Venticinque gli obiettivi delle perquisizioni odierne sul territorio nazionale che, oltre a smantellare vere e proprie centrali adibite alla divulgazione abusiva del segnale ricevuto grazie alla piattaforma Xtream Codes mirano ad aggredire i proventi illecitamente conseguiti dall’organizzazione mediante il sequestro di 197 rapporti finanziari tra account paypal, postepay e conti corrente.

Nei confronti dei responsabili dell’ organizzazione si procede per Associazione a delinquere finalizzata alla riproduzione e commercializzazione illecita di IPTV con la circostanza aggravata del reato internazionale; nei confronti dei fruitori del servizio è prevista la reclusione da sei mesi a 3 anni e la multa fino a 25.822 Euro.