Clan dei Casalesi: Guardia di Finanza confisca beni per 7milioni di euro

11 Gennaio 2022 - 15:58

CASERTA – I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lucca, con il supporto delle fiamme gialle di Caserta e L’Aquila, hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Firenze di beni per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro, costituito da 26 conti correnti, 2 autovetture, 8 società, 18 locali ad uso commerciale, 32 abitazioni, 7 autorimesse e 4 terreni. L’attività trae origine dall’operazione condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lucca che, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, ha permesso di rivelare – attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali, accertamenti bancari, pedinamenti e appostamenti – un’ organizzazione a delinquere, operativa sin dal 2013, con base a Lucca e contigua al clan camorristico dei Casalesi, dedita all’illecita aggiudicazione di appalti, alle frodi nelle pubbliche forniture e al riciclaggio dei relativi proventi illeciti in aziende toscane e campane. In particolare, è stato accertato che il gruppo criminale ruotava attorno ad imprenditori edili residenti in Provincia di Lucca e Caserta i quali, utilizzando prestanome e società compiacenti, molte delle quali “apri e chiudi”, si aggiudicavano dieci di appalti della ASL 3 (Napoli Sud) per milione di euro, in relazione a commesse per lavori edili, banditi per importi inferiori ai valori soglia oltre i quali sarebbe stato necessario ricorrere alle procedure ordinarie di affidamento. I proventi illeciti vennero poi, per buona parte, riciclati in una società immobiliare, con sede a Lucca, considerato la “cassaforte” del sodalizio, attraverso operazioni di acquisto, ristrutturazione o ristrutturazione di edifici da parte di società del “gruppo”. Il sodalizio aveva stabilito consolidati rapporti corruttivi con un dirigente della ASL, il quale non aveva solo aggiudicato gli appalti in violazione delle norme di trasparenza, correttezza e imparzialità, ma aveva anche consentito al sodalizio di cassare i pagamenti pur senza l’esecuzione dei lavori. Pertanto, nel 2018 fu emesso dall’autorità giudiziaria di Firenze un provvedimento di misure cautelari, che portava all’arresto di 5 persone, tra la Toscana e la Campania, al sequestro dei primi beni e alla denuncia a piede libero di ulteriori responsabili ritenuti appartenenti o fiancheggiatori dell’associazione a delinquere. Successivamente, sia delegati agli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lucca dalla Procura della Repubblica di Firenze mirati e approfonditi accertamenti patrimoniali confronti dei principali sodali, in quanto ritenuti “indiziati” di reati come al fine di agevolare l’attività ” dell’associazione mafiosa dei “Casalesi” – che di trarre i propri mezzi di sostentamento da delitti a sfondo patrimoniale. Ciò permetteva di ricostruire l’intero patrimonio nella disponibilità, diretta e indiretta, degli stessi e di dimostrarne la “sproporzione” rispetto al reddito da loro dichiarato, con riferimento al periodo temporale 2013 – 2019. Da qui, nel 2020, il sequestro preventivo di beni, ora confiscati, per la maggior parte nella provincia di Caserta oltre

che a Lucca ea L’Aquila.