CLAN LIGATO. Davide Ianuario è un fiume in piena: “Vi racconto il motivo dell’aggressione al figlio del boss”

11 Marzo 2019 - 19:20

PIGNATARO MAGGIORE – Un episodio in particolare, era finito nel mirino della Dda, nell’ambito dell’inchiesta che ha portato poi all’arresto di 18 persone la scorsa settimana. Un’aggressione, per il monopolio dello spaccio di droga tra Capua e Pignataro, eseguita nel luglio 2017, e messa in atto da Antonio Raffaele Ligato, che vide coinvolti Paolo Del Vecchio, figlio di Carlo Del Vecchio, capozona del clan dei Casalesi nel territorio dell’agro caleno, che riuscì a fuggire, e Fabio M., cugino di Luigi Mandesi, il quale restò gravemente ferito dalla furia degli aggressori che lo colpirono con alcune mazze da baseball mandandolo all’ospedale.
E’ stato Davide Ianuario, poi, a chiarire i motivi della spedizione punitiva:
“L’aggressione a Fabio M. – ha detto il collaboratore di giustizia – fu causata sempre da ragioni connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti. Fabio M. era stato visto mentre incendiava l’autovettura di M.A. Fu così che fu deciso di dare una lezione per vendetta”.