CASERTA. Adolfo Russo eletto nella Consulta regionale per lo Statuto. Riecco il patto tra Armandone Cesaro e Graziano da cui gemmò l’attuale Asi

21 Dicembre 2018 - 17:53

NAPOLI (g.g.) – Verso le 16:30 di oggi, alla sesta votazione, dimostrazione che qualche problema di asseto in maggioranza c’era, il consiglio regionale della campania ha eletto i cinque componenti della consulta di Garanzia Statuaria,organo istituito per rendere pareri qualificati a garanzia sia della maggioranza sia dell’opposizione in materia di applicazione delle norme statutarie. I cinque componenti della Consulta sono stati eletti, tra l’elenco di coloro che avevano fatto istanza e possedevano i requisiti. Si tratta di: Alfonso Forgiuele (napoletano, avvocato docente in materie giuridiche alla Federico II); Aldo Starace (avvocato di Vico Equense, in provincia di Napoli); Adolfo Russo (avvocato di Maddaloni, in provincia di Caserta); Domenico Santonastaso (avvocato di S.M.Capua Vetere, in provincia di Caserta); Pasquale Stanzione (di Solopaca, in provincia di Benevento. Docente in materie giuridiche presso l’Università di Salerno).

Adolfo Russo, persona di pregevole educazione, di grandi qualità professionali ma che ha il tallone d’Achille rappresentato da scelte di frequentazione ed amicizie, ancor di più politiche, non certo commendevoli, è risultato tra gli eletti. D’altronde non poteva essere altrimenti dato che era sostenuto, bipartisan, da Armandone Cesaro capogruppo di Forza Italia e amico di famiglia e anche da Stefano Graziano, pure lui intimo di casa e soprattutto in rapporti con la dinamicissima Donatella Cagnazzo,

moglie di Adolfo Russo, delegata provinciale del Fai e di tante altre cose ancora.

In pratica, diciamo purtroppo perché nutriamo una stima sincera per l’avvocato Russo, attorno a lui si è costituito di nuovo quell’asse che diede vita ai nuovi organismi dell’Asi di Caserta, tornata nell’occhio del ciclone dopo il clamoroso licenziamento del direttore generale Anthony Acconcia. Un Asi servita, secondo i pubblici ministeri della Procura della repubblica presso il tribunale di Aversa-Napoli Nord, a confezionare promesse a imprenditori per il presunto voto di scambio per il quale Armandone Cesaro e suo padre Luigi sono imputati davanti a un collegio giudicante del tribunale normanno. Il secondo casertano è un’altro professionista che, pur non possedendo, a nostro avviso, le stesse qualità di Adolfo Russo, pure ci risulta simpatico. Si tratta del prezzemolino, detto con affetto, Domenico Santonastaso. Vero e proprio cannibale di incarichi professionali nei comuni della provincia di Caserta. Anche lui avvocato amministrativista, addirittura consigliere dell’Ordine dei giornalisti della Campania in quota Pubblicisti. Santonastaso è il figliolo dell’ex senatore e ed ex sottosegretario ai Trasporti, Giuseppe Geppino Santonastaso.

Santonastaso è stato espresso, con ogni probabilità, dal presidente della commissione Affari Istituzionali Alfonso Piscitelli, che è anche, ricordiamo, il leader di Campania In Movimento. Alfonso Forgiuele, invece, è titolare di uno degli studi penalistici più grandi e noti di Napoli. Anche lui, al pari di Adolfo Russo, in quota centrodestra. probabilmente indicato dall’ex presidente della Regione Stefano Caldoro che in quanto a salotti e soprattutto salottismo napoletano non ha rivali. Per quanto riguarda pasquale Stanzione, dovrebbe essere stato indicato dal mondo attorno al governatore Vincenzo De Luca, professore a Benevento, pare legatissimo professionalmente all’ex rettore di Salerno Vincenzo Buonocore. Se ci chiamassimo Campaniac’è o Napolic’è: “hai voglia di scrivere!”. Ma visto che siamo Casertac’è l’articolo finisce qui.