CORONAVIRUS. Con 2 pazienti Covid in Terapia Intensiva, ora cosa ci fa De Luca con i 120 posti degli ospedaletti a 12 milioni di euro? DATI NAZIONALI. Il Nord continua a soffrire il contagio. In 5 regioni l’88% dei nuovi positivi

11 Giugno 2020 - 17:37

Numeri, confronti e cifre su tutti i dati disponibili rilasciati dalla Protezione Civile per la Campania e l’Italia

CASERTA – E’ di 610, con un calo di 32 rispetto a ieri, il numero di persone che in Campania sono ancora malate di covid-19. Il numero dei tamponi analizzati ieri e resi noti nel report di oggi cresce ancora, dopo giorni in cui il dato era stato follemente basso, attestandosi a 3.521. Il totale regionale è pari a 226.823. Il rapporto del contagio è pari a 0,09; considerati i tre nuovi positivi registratisi in Campania. 

Resta immutato il dato relativo ai ricoverati nei reparti covid-19 ordinari, fermo a quota 74. Stessa cosa dicasi per il numero di pazienti nei reparti terapia intensiva delle strutture della nostra regione, che restano 2. E’ chiaro ormai che la scelta di spendere 12 milioni di euro per tre ospedali modulari per i pazienti di Terpia Intensiva Covid, per un totale di 120 posti, non è stata azzeccata. E non perché siamo stati fortunati rispetto al martoriato nord, ma perché si è scelto la via più costosa e propagandistica per tranquillizzare la popolazione, spendendo soldi dove non serviva, rispetto ad altre criticità della sanità campana.

Scende di 32 unità il numero dei contagiati da coronavirus che si trovano in quarantena

domiciliare, per un totale di 534.

Dall’inizio dell’epidemia, sono 430 i decessi, dato in salita di due unità al report di ieri, mentre i guariti sono 3.797 (+43). Appare evidente che esista uno sfasamento di dati, poiché l’incremento odierno delle guarigioni dovrebbe rispecchiare i numeri sopra citati, ma, invece, restano fuori dal conteggio almeno una decina di dimissioni post covid in più. Il dato delle persone sottoposte a tampone almeno una volta nella nostra regione è pari a 114.073, +1.764 nel giro di 24 ore. Questa cifra è importante perché ci dimostra quanto sia mappato il virus.

IL DATO NAZIONALE

I 379 nuovi positivi di oggi e i 62.472 tamponi effettuati in un giorno portano il rapporto del contagio al 0,60%, che in pratica raddoppia il dato di ieri (0,32%), cioè il record di contagio più basso registratosi dall’8 marzo.

Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza, sono risultate positive 236.142 persone, con 4.443.821 tamponi analizzati. Attualmente risultano positivi e sono curati dal Servizio sanitario 30.637 (-1.073) pazienti. I guariti sono 171.338, cioè 1.399 in più rispetto a ieri. I deceduti nelle ultime 24 ore sono stati 53, dato che porta il totale delle vittime a 34.167.

Passiamo alle colonne gialle, cioè nelle varie categorie dei positivi assistiti: i ricoverati nei reparti covid ordinari sono complessivamente 4.131 (-189). Sono 13 i posti letti liberati nelle Terapie Intensive in Italia. Dunque, si attestano a 236 i malati da covid in Rianimazione.

In quarantena domiciliare si trovano 26.270 positivi, 877 in meno rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore, i casi analizzati nel nostro paese, cioè le persone sottoposte per la prima volta al tampone, sono stati 32.991, per un totale di italiani testati pari a 2.746.545. 

Degli 379 tamponi positivi rilevati oggi, 252 provengono dalla regione Lombardia, quindi il 66,5% dei nuovi positivi italiani provengono da questa regione, che vede il rapporto del contagio risalire, dopo il 1,06% di ieri, sfiorando il 2%, cioè con cifra 1,88%

Aggiungendo al dato lombardo anche il numero di nuovi positivi di Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, si arriva a 334 casi di contagio nelle 5 regioni del Nord più colpite. Parliamo delll’88% di tutti i nuovi contagi avvenuti in Italia.