CORONAVIRUS. Il governo non l’ha fatto ma De Luca blocca la consegna di pizze e cibo a domicilio. Migliaia di esercizi commerciali verso il disastro
30 Marzo 2020 - 17:01
CASERTA – “L’ordinanza n.25 con la quale il Presidente De Luca vieta il delivery per la ristorazione e’ una mazzata per intere categorie produttive e non solo. Va modificata lasciando ai titolari delle attivita’ di ristorazione l’autonomia di decidere se fare ricorso, come accade altrove in Italia, in piena sicurezza al servizio di consegna del cibo cucinato”. E’ la proposta che avanza il consigliere regionale Gianpiero Zinzi, gia’ autore nei giorni scorsi di un appello sui social in tal senso rivolto al Governatore, e che trova anche la condivisione dei colleghi del centrodestra. “C’e’ tutto un mondo – spiega Zinzi – che ruota attorno all’attivita’ di ristorazione, non ci sono solo i riders. Penso alle famiglie che trovano sostentamento dal lavoro di pizzerie, pasticcerie, pub, ma anche ai produttori di materie prime, ai caseifici e agli allevatori di bufale che hanno visto ridurre la domanda di latte e dei suoi derivati. Ci sono poi persone che per un motivo o per un altro non riescono a cucinare autonomamente, trovando negli ultimi tempi nella consegna del cibo cucinato un punto di riferimento. Comprensibili e giuste le ordinanze che limitano gli assembramenti, ma consentire in Campania, in piena sicurezza, il delivery di prodotti di ristorazione e’ una decisione di buonsenso: non mettera’ a rischio la salute dei cittadini e dara’ respiro a tanti commercianti e produttori, specie a ridosso del periodo di Pasqua. Siamo tutti consapevoli che ci aspetta un percorso lungo, fare adesso un piccolo passo indietro non sara’ una sconfitta, ma permettera’ a tanti di prendere un po? di fiato. De Luca sia ragionevole e apra ad una Fase2. L’economia campana ha bisogno di sentire qualche segnale di ripresa”