Detenuto incendia la cella, agenti ustionati. Insetti nella Mensa dei poliziotti
31 Maggio 2022 - 10:07
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ancora gravi fatti all’interno del carcere di S.Maria Capua Vetere, che da mesi il SAPPE denuncia essere allo sbando. L’episodio più grave è accaduto nella serata di ieri nel Reparto detentivo Danubio e avrebbe avuto tragiche conseguenze se l’intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria non fosse stato tempestivo e provvidenziale. La denuncia è di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che ricostruisce quel che è avvenuto oggi nella struttura carceraria intitolata a Francesco Uccella: “Ieri sera un detenuto italiano ristretto nel Reparto Danubio ha incendiato la cella dove era ubicato. Personale di Polizia penitenziaria è prontamente intervenuto per spegnere l’incendio e portare fuori dalla cella l’uomo. Nelle operazioni due Agenti sono rimasti ustionati ed a loro va tutta la solidarietà e vicinanza del SAPPE”.
Per Capece, “la situazione a S.Maria Capua Vetere la situazione è molto critica e servono urgenti provvedimenti, a partire dalla nomina di un Direttore e di un Comandante di Reparto fissi, in pianta stabile, anziché ricorrere a soluzioni provvisorie che vanno avanti da troppo tempo e pregiudicano l’organizzazione del lavoro e l’operatività del personale. Cosa aspettano i vertici del DAP a nominarli?”.
Ma il segretario generale del SAPPE denuncia ulteriori situazioni gravi ed incresciose accadute nel carcere sammaritano: “Ci
Donato Capece si appella al Capo del Dipartimento Carlo Renoldi ed al Dirigente del personale del DAP Massimo Parisi: “tutto quello che avviene a S.Maria Capua Vetere è anche conseguenza della mancata nomina di un Direttore e di un Comandante titolare fissi. Non si può pensare che un carcere con tali e tante criticità e problematiche possa avere dirigenti “a tempo”, cioè non titolari. Urge nominarli e loro devono assumersi tutte le responsabilità di quel che questo ritardo determina”.