L’ORDINANZA DI MARINO. Gli operai Ecocar: “”Rispettata la legge. Abbiamo dichiarato l’agitazione il 17, il comune ci ha ignorati!”

23 Settembre 2019 - 13:13

CASERTA (l.v.r.) – Sull’incredibile situazione di ieri, con rifiuti lasciati in strada al centro di Caserta, dopo la decisione di incrociare le braccia dei dipendenti Ecocar, si è già scritto molto, non ultima l’ordinanza di ieri del sindaco Marino, che potete leggere CLICCANDO QUI.

Tante parole ma, per ora, poca chiarezza. Infatti, non si riesce a trovare una motivazione intorno all’improvviso stop degli operai della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti. Improvviso ma non più di tanto se dovesse essere autentico il documento giunto in redazione alcuni minuti fa. E’ una mail, che potrete leggere qui in basso, con cui i rappresentanti dei lavoratori, lamentando il mancato pagamento degli stipendi, richiedono un incontro imminente ai destinatari della missiva, dichiarando l’immediato blocco delle attività lavorative straordinarie, “comprese quelle domenicali“.

Coloro che avrebbero ricevuto questa mail sono gli altri personaggi di questa storia e cioè il comune di Caserta, compreso l’assessore all’Ambiente e il relativo dirigente, la Ecocar e, per conoscenza (“p.c.“) la prefettura di Caserta. I dipendenti della ditta del servizio Rifiuti si lamentano, in un documento inviatoci allegato alla mail (che leggerete sempre alla fine del nostro articolo), che il loro grido d’allarme sia stato “ignorato

dalle istituzioni e difendono la scelta di bloccare le attività. Se i documenti ricevuti dal nostro giornale fossero quindi reali, cioè se non ci sia stata una contraffazione della ricevuta mail della Pec (cosa possibile, stiamo sotto il cielo, ma decisamente difficile) verrebbe smentita la posizione del comune di Caserta che ieri, in un comunicato pubblicato anche dal sindaco Carlo Marino, parlava di “un’agitazione improvvisa dei lavoratori nei confronti dell’azienda“.

Nella loro lettere, le sigle sindacali puntano il dito anche contro le attività commerciali, colpevoli, a loro dire, di non seguire il regolamento della polizia municipale sulla pulizia e il riassetto delle aree prospicienti al negozio, anzi, “approfittano per buttare fuori tutto“. Un’accusa pesante, quindi, quella lanciata agli enti governativi che hanno la loro sede su piazza Vanvitelli e anche ai negozianti, rei, a detta degli RSU, di un seguire le regole.

QUI SOTTO LA RICEVUTA DELLA CONSEGNA DELLE PEC

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il comunicato del comune