ESCLUSIVA S.MARIA C.V. ASCOLTA GLI AUDIO. Ecco come quelli della commissione del concorso per vigili urbani “aggiustavano” i voti

15 Novembre 2020 - 12:35

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Arriviamo ad un passaggio in cui, a nostro avviso, è lampante come il voto dell’orale, almeno per alcuni concorrenti del concorso a vigile urbano, tenuto qualche tempo fa dal Comune di Santa Maria Capua Vetere, non sia stato deciso singolarmente, da ognuno dei commissari di esame, come legge prevede, ma “collegialmente”. Parola che, naturalmente, usiamo in maniera ironica, perché come si può ascoltare dalle voci dei componenti della commissione, Salvatore Schiavone, Stefania Pignetti, il presidente Lucio Molinari e l’altro componente Aulicino, operavano un vero e proprio taglia e cuci di voti, con la chiara intenzione di costruire la valutazione partendo dal voto complessivo frutto della sommatoria (inesistente) di voti singoli e probabilmente con l’idea di predeterminare una graduatoria in maniera non certo regolare e comunque non collegata agli effettivi dati di merito emersi nei colloqui d’esame.

Ed è anche buffo il modo in cui la commissione, resasi conto di dover inserire il punteggio in maniera singola, si trova a dividere cifre già decise precedentemente. Utilizziamo il termine buffo anche perché gli stessi membri del gruppo decisionale ridono durante il loro tentativo di mettere i conti in ordine. Come già è avvenuto in altre tracce audio, che potrete ascoltare collegandovi ai precedenti articoli dedicati che troverete in basso, c’è qualcuno che dà gli ordini e sbraita per gli errori di calcolo e c’è chi, mestamente, chiede scusa e prova a rimediare. Si parte con il candidato Luigi Raiola.

– “Adesso dobbiamo dividerli mia dentro, quello è il problema. E adesso dobbiamo fare 7, 7 e 7 qua”
– “Possiamo fare anche uscire 6-5, 7-5 , deve uscire 7.1-e7 già l’abbiamo fatto qua come ci dobbiamo arrivare qua a 7/!. (Molinari): “2.3.5.7”.
– “Peppe cosa hai scritto qua?” 
-“Che cosa?”.
– “Sta scritto massimo 7,5, non ci troviamo con i conti!”
– “Perché”?
– “Ma noi ci abbiamo dato 10.10 e 10 e che ci diamo 90? Adesso”.
– “lo ho fatto gli stessi criteri della volta scorsa
– “E se facciamo 7.5, 7.5 e 7.5 fa 30. Ok e mi sta bene, però qua 10-10 e 10 è 30, 10 punti qua massimo, 10 qua, qua ti trovi o no? O si? No non mi trovavo con i conti per arrivare a 30, Adesso aggiustiamo a penna Ti trovi o no?”.
– “Sì, avete ragione!”
– ” 1.5, 1.5, 1.5 e 6, da qualche parte deve prendere 2 poi va sotto”