GUARDA IL VIDEO. CASERTA. CARLO MARINO VA CONTRO IL PD. Esce al momento del voto e fa saltare il salario minimo per gli appalti comunali

13 Ottobre 2023 - 15:38

Secondo quanto denuncia Caserta Decide, attraverso il suo consigliere Raffaele Giovine, il sindaco sarebbe andato via un attimo prima del momento che è stato registrato e che trovate in calce all’articolo

CASERTA (l.v.r.) – “Mo ce ne jamm nuj, ce ne jamm“. Ora ce ne andiamo, ce ne andiamo noi.

Con queste parole, registrate a microfono acceso, il sindaco di Caserta Carlo Marino, parlando con Lorenzo Gentile, presidente del consiglio comunale, anticipa ciò che sarebbe poi effettivamente successo: l’abbandono dell’aula al momento del voto sulla mozione del consigliere di opposizione Raffaele Giovine relativamente alla proposta del salario minimo negli appalti comunali.

E’ quanto denuncia lo stesso Giovine in un comunicato stampa a firma della sua lista, Caserta Decide.

Una decisione sorprendente, politicamente controintuitiva. Infatti, il Partito Democratico e la sua segretaria Elly Schlein, assieme al capo dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, stanno portando avanti una battaglia (un po’ incoerente, va detto, visto che i due partiti hanno governato insieme due anni) affinché diventi una realtà il concetto di salario minimo. Marino ha sostanzialmente smentito la linea del partito, decidendo di andare via e portandosi con sé un pezzo della maggioranza, spaccatasi anche su questo argomento.

Il consigliere Giovine ha portato la proposta nel piccolo del comune capoluogo, presentando la mozione sul salario minimo negli appalti pubblici.

Evidentemente, questo non è piaciuto a Marino, che ha invitato la maggioranza tutta ad abbandonare l’aula. Una richiesta che è stata eseguita solo in parte, visto che i consiglieri di PD e Italia Viva sono rimasti in sala al momento del voto.

Nonostante ciò, il consiglio non aveva il numero legale di componenti e la mozione non è stata approvata.

Scopriremo nei prossimi giorni se la commissaria provinciale Susanna Camusso adotterà provvedimenti, oppure se direttamente se ne occuperà la direzione nazionale, visto che il sindaco di un comune capoluogo, componente dell’Anci Campania è andato palesemente contro un principio che il partito sta portando avanti con grande forza.

il video e il comunicato

Nel Consiglio comunale di oggi è stata discussa la mozione del consigliere Giovine, rappresentante di Caserta Decide, per la dignità retributiva negli appalti comunali. La mozione, proposta dalla rete nazionale “UP – Su la testa!”, è stata condivisa da ampi pezzi della maggioranza – tra cui il Partito Democratico e Italia Viva – e avrebbe impegnato il Comune a istituire un salario minimo di 10 € lordi l’ora negli appalti pubblici. 
La discussione della mozione, così importante per risolvere uno dei più grandi problemi del nostro Paese, ovvero la persistenza di salari da fame anche negli appalti pubblici, ha visto un inaccettabile comportamento del Sindaco Marino che è uscito dall’aula e ha invitato la maggioranza a fare lo stesso. Rimasti in aula per la maggioranza esclusivamente i rappresentanti del PD e di Italia Viva, è venuto a mancare il numero legale che non ha permesso all’Aula di approvare la mozione.

“La proposta di oggi avrebbe dato dignità alle lavoratrici e ai lavoratori del Comune di Caserta. Lavorare sotto 10 euro lordi l’ora non è lavoro, è sfruttamento,” dichiara il Consigliere Raffaele Giovine. “Dopo il caso che ha coinvolto il centro antidiscriminazioni LGBTQIA+, è la seconda volta che il Sindaco non condivide gli indirizzi politici della sua Segretaria nazionale. Mi ritroverò a scrivere ad Elly Schlein e alla commissaria Susanna Camusso. È inaccettabile questa continua dissonanza dai valori rispetto a chi, come me e come i consiglieri rimasti in aula, prova a rappresentare in aula le ragioni di giustizia sociale e ambientale. Sono convinto che sia solo un incidente di percorso e che la prossima volta in Aula, il Sindaco non farà mancare il suo voto”.