IL NATALE DI CASERTACE. NUOVI (E VECCHI MARIUOLI ORGANIZZATI ) Un’altra prova delle gare truccate. Il marchio di fabbrica di Carlo Savoia. Poi Carlo Marino-Marcello Iovino

25 Dicembre 2018 - 11:39

SANT’ARPINO (g.g.) – Occupandoci della presunta turbativa d’asta con tanto di aggravante camorristica riguardante l’appalto, poi attribuito all’azienda “promossa” da Carlo Savoia, ci siamo dovuti fermare subito poiché all’inizio della solita intercettazione di quell’autentica catena di montaggio della trastola, altro che Asmel, altro che Stazione unica appaltante, rappresentata dagli uffici al 20esimo piano di un grattacielo del Centro Direzionali della Xeco di Carlo Savoia, c’è uno scambio di battute illuminante tra lo stesso Savoia e l’esperta cucitrice di “abiti su misura” Anna Scognamiglio. I due stanno elaborando, come per’altro hanno fatto per Caserta e Aversa, il bando che poi dovrà essere pubblicato e che naturalmente si aggiudicheranno.

Savoia ordina alla Scognamiglio di modificare la durata, da 5 a 7 anni. More Solito, una sorta di specialità della casa, di marchio di fabbrica. E noi di Casertace che stavamo a lambiccarci il cervello, pochi mesi fa, per capire da dove diavolo fosse uscita fuori questa idea che ritenevamo già sospetta per il suo contenuto intrinseco dei 7 anni.

In realtà era il marchio di fabbrica Xeco che effettivamente campeggiò nel bando marcato Carlo Marino-Marcello Iovino.

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’INTERCETTAZIONE