IL NOME. Intestazione fittizia: la Corte d’Appello annulla confisca per uomo del clan

10 Giugno 2025 - 10:09

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SAN CIPRIANO D’AVERSA – La Corte d’Appello di Napoli ha annullato la confisca di un’abitazione, una villetta unifamiliare appartenente a Sigismondo Di Puorto, 46 anni, ritenuto l’uomo del clan dei Casalesi in Emilia per il gruppo fondato da Francesco Schiavone Sandokan, fazione che lo stesso Di Puorto ha guidato per un breve periodo nel 2010 dopo l’arresto del figlio del superboss, Nicola Schiavone, poi divenuto collaboratore di giustizia.

Il figlio, Ugo Di Puorto, fu protagonista della strage della discoteca di Corinaldo, in cui 6 persone sono rimaste uccise mentre altre 59 sono rimaste ferite. Il giovane è stato condannato a 12 anni di carcere con sentenza definitiva.

Tornando alla vicenda di Sigismondo Di Puorto, parliamo uomo importante del clan che vede tornare nella sua disponibilità la casa di famiglia situata a San Cipriano d’Aversa.

L’immobile era stato sequestrato nel 2020 insieme ad altri beni della sua famiglia.

Il provvedimento era legato all’accusa di intestazione fittizia di beni, aggravata dal legame con il clan.

La confisca è stato annullata dopo che l’avvocato difensore del ras, il legale Aniello Garofalo, ha portato alla corte una lunga istanza in cui si segnalava che la posizione di Di Puorto era stata separata da quella degli altri familiari e trasferita per competenza al Tribunale di Bologna, dove era stato deciso di archiviare il caso.

Secondo i giudici, sarebbe stato un errore procedere con due giudizi per gli stessi fatti, il concetto di ne bis ne idem, vietato dalla legge. Inoltre, è stato dimostrato che l’immobile era stato costruito prima dei reati contestati, con soldi considerati leciti.

Di conseguenza, la Corte ha deciso di revocare la confisca e restituire l’immobile ai Di Puorto.