IL PRESUNTO COLPO GROSSO DELLA DIRETTRICE DELLE POSTE. Indagato anche Pasquale Piccolo di Marcianise, il suo ex marito. 600 mila euro sicuri per la Procura, ma potrebbero essere 1 MILIONE

25 Luglio 2023 - 17:25

SAN TAMMARO/CASERTA – L’indagine della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha portato all’emissione di un ordine di misura cautelare agli arresti domiciliari della direttrice dell’Ufficio Postale di San Tammaro, Giustina Giordano, residente a Sala, frazione di Caserta, non è una manifestazione secca, totale, tanto grave per i giudici dell’accusa da chiedere e, per giunta, ottenere l’emissione di un arresto, ma è più articolata perché contiene anche la necessità di esaminare e di controllare la posizione di Pasquale Piccolo, di Marcianise, ex marito della 56enne.

Noi non abbiamo letto gli atti, né la richiesta di emissione del titolo cautelare da parte della Procura, né la conseguente ordinanza firmata da uno dei Gip dell’omonimo tribunale, ma per esperienza vi diciamo che se Piccolo è rimasto a piede libero è perché o la procura, oppure lo stesso Gip che, magari, per quanto riguarda la posizione di questa terza persona non ha ritenuto sussistenti le ragioni addotte per emettere un secondo titolo cautelare, ritengono che le presunte responsabilità del marito non pesano quanto quelle dell’ex moglie, su cui gravano, come già scritto un paio di volte da ieri, le accuse di peculato e autoriciclaggio.

Il comunicato con cui la procura ha raccontato dell’arresto, parla di 600 mila euro di ammanchi, ma dato che l’indagine non è chiusa, i magistrati sammaritani starebbero valutando, insieme agli organi di Poste Italiane che lavorano sulle frodi, un

trasferimento di somme di denaro vicine se non superiori al milione di euro.