Imponevano ai bar le slot machine del clan Venosa. Il pm chiede le condanne

11 Gennaio 2019 - 18:04

SAN CIPRIANO D’AVERSA (t.p.) – Estorsioni ai bar per imporre le slot machine, oggi la requisitoria. Il pubblico ministero Ranieri: “Tre persone del clan Venosa vanno condannate”. Si tratta di  Raffaele Venosa per il quale ha chiesto la pena più bassa essendo collaboratore di giustizia (difeso da Giuseppe Tessitore). Tre anni per Juri La Manna, 38 anni, collaboratore di giustizia, e sette anni e sei mesi per Giuseppe Verrone che i nostri lettori hanno imparato a conoscere come “Peppe ‘a Lota“, ex fidanzato della figlia del collaboratore. Ecco come si presentava, ai titolari dei bar, a nome dei casalesi: “Compare, mi avete riconosciuto? Voi dovete darci 2000 euro in prestito. Sono il genero di Raffaele Venosa, mio suocero ti vuole parlare. Per ogni macchinetta che installi mi devi dare 80 euro, sto facendo così con tutti, devo mantenere le famiglie dei carcerati. Non mi mettere in condizioni di prenderti a mazzate“. La sentenza è attesa per fine mese dinanzi alla 21esima sezione, gip di Napoli, dopo la richiesta di rito abbreviato.