Imprenditore ucciso dalla camorra. Uno dei killer chiede l’abbreviato
5 Marzo 2019 - 19:46
SUCCIVO – Udienza preliminare questa mattina per l’omicidio dell’imprenditore Antonio Belardo, ucciso a Succivo nel 1991 dal clan dei Casalesi. Durante l’udienza Alberto Di Tella ha chiesto il rito abbreviato mentre Giuseppe Quadrano, killer di don Peppe Diana, procederà con il rito ordinario. Per entrambi i collaboratori di giustizia sarà il gup del tribunale di Napoli a decidere le loro sorti nella prossima udienza fissata per metà maggio.
Il delitto era stato in un primo momento archiviato dalla Procura e riaperto su istanza del difensore della famiglia Belardo, l’avvocato Gianni Zara, che aveva fornito agli organi inquirenti nuovi spunti investigativi.
Spunti da cui sono ripartite le indagini che hanno portato, ad un anno di distanza dalla richiesta, a stringere il cerchio dei presunti colpevoli del delitto su Quadrano e Di Tella per i quali il pm Luigi Landolfi ha chiesto il giudizio.
Belardo era un imprenditore. Poche settimane prima del suo omicidio, insieme ad altri imprenditori, aveva denunciato alcuni episodi estorsivi e per questo motivo venne ammazzato.