Infermiera minaccia Rosa Lomascolo, ex coordinatrice della centrale 118 di CASERTA: “Ti denuncio per mobbing e ti faccio passare un guaio”

25 Febbraio 2024 - 17:45

CASERTA – Si discusso di una possibile remissione della querela presentata da Rosa Lomascolo, infermiera che in passato ha coordinato la centrale operativa del 118 di Caserta.

Ad essere stata denunciata è un’altra infermiera, collega della ex capo della centrale da cui partono le comunicazioni per le ambulanze, ora in servizio presso il Palazzo della Salute.

Di Lomascolo, del dirigente Roberto Mannella e di Generoso De Santis e del loro modo di gestire il 118 casertano ne abbiamo parlato spesso e, a causa di alcune vicende drammatiche legate ai ritardi dei soccorsi, non abbiamo espresso certamente dei complimenti.

Non si è mai trattato di attacchi personali contro Lomascolo e gli altri, ci mancherebbe. Ma chi ha – in questo caso ha avuto – il potere di gestione, in questo caso di un settore importante come il 118, riteniamo sia normale che riceva critiche per ciò che fa nell’espletamento delle sue funzioni.

Lomascolo ha denunciato la sua collega a seguito di alcune parole al termine di una discussione legata ad orari di lavoro.

L’imputata, originaria di Maddaloni, al termine di un acceso confronto avrebbe detto “ti denuncio per mobbing e ti faccio passare un guaio anche sul lavoro, vedrai“, visto che, a su avviso, la Lomascolo non avrebbe voluto cambiare il turno di lavoro.

Il giudizio si sta tenendo dinanzi al giudice di pace di Caserta e, come detto, si sta trattando una conciliazione, in modo di chiudere la vicenda nata in corsia.

E’ la natura stessa del giudice di pace che è pensata dal legislatore anche per promuovere la conciliazione tra le parti in causa e, in ogni caso, non finalizzata all’applicazione di pene gravemente incidenti. Sarà più chiaro, quindi, se il tentativo sarà favorevole nei confronti dell’infermiera sotto giudizio, aiutata e difesa dall’avvocato Rosa Piscitelli, in quest’ultima udienza sostituita dal collega, l’avvocato Gennaro Masiello.