S.MARIA C.V. La faida per ora è solo…Nebbia. Zero nomi, zero famiglie storiche della droga. Un’altra pistola sequestrata e solo tante, troppe, ipotesi

11 Marzo 2024 - 09:42

È anche normale che ieri sera, dopo l’accoltellamento di Corso Aldo Moro, apparentemente ascrivibile a un fatto di microdelinquenza, in molti elaboravano connessioni con l’omicidio della notte di Capodanno in via Giotto. E a proposito, rispetto a quell’omicidio, manca proprio il perimetro del celeberrimo cerchio. Proveremo a rimediare

S.MARIA C.V. – Quando si verificano atti di violenza, com’è successo ieri sera a pochi metri dal bar Marino nel centralissimo corso Aldo Moro, si fa fatica a non escludere categoricamente che possano avere relazioni con i fatti capitati nella notte di San Silvestro, con l’omicidio di Emanuele Nebbia.

Magari non c’entrano nulla, probabilmente la coltellata che hanno attinto, fortunatamente in maniera lieve, il 40enne Claudio Casertano, non hanno nulla a che vedere con quell’omicidio e soprattutto con le connessioni, con le sue molteplici ragioni, però ci si pensa sempre in quanto, ad oggi, si fa ancora fatica (se avremo tempo nei prossimi giorni cercheremo di dare noi qualche notizia più precisa) a delimitare il perimetro di quella che tutti definiscono una faida, nella quale, però, in pochi, pochissimi, speriamo che almeno le forze di Polizia siano tra questi, conoscono personaggi ed interpreti, si dice: è morto Emanuele Nebbia; Emanuele Nebbia aveva partecipato ad un atto di intimidazione, sparando o facendo sparare persone contro le finestre di quello che sarebbe stato il punto di riferimento di una banda o di una cosca rivale nell’attività di spaccio degli stupefacenti, storicamente e tradizionalmente attivo in quell’area della città, ma anche tout court nell’intera Santa Maria C.V.; si dice che il delitto possa essere stato una vendetta per quella intimidazione.

Si dice, appunto. La Polizia un giorno sì e l’altro pure entra nelle case dell’Iacp di S.Maria e qualcosa sempre trova. L’ultima è di qualche giorno fa: una pistola a quanto pare non rubata, con regolare matricola, ma non denunciata e in possesso di una parente acquisita di Emanuele Nebbia. L’arma, una 765, è stata ritrovata a Capua in un quartiere popolare, presso l’abitazione della nonna di Nebbia che è stata deferita per detenzione abusiva di arma da sparo. È importante però, a questo punto, per quel che riguarda il nostro mestiere, alzare meglio le antenne e cercare di capire chi ci sia in questa storia, quali siano le famiglie, storicamente criminali, impegnate in questa faida strisciante ed esplosa nella notte di San Silvestro. La semiautomatica ritrovata non sarebbe quella utilizzata per compiere l’omicidio del 26enne. I poliziotti hanno però accertato che si tratta della stessa arma utilizzata da Nebbia per compiere una stesa qualche mese prima della sia morte contro l’abitazione di un “rivale”

Si sperava in tempi più solerti da parte degli inquirenti. Vuol dire che dovremo arrangiarci da soli, come siamo ben in grado di fare.