La Foto. Tragedia del lavoro: agricoltore schiacciato dal trattore. Agghiacciante precedente, nello stesso fondo agricolo

10 Luglio 2025 - 15:30

Il rito funebre domani, nella chiesa di Santa Maria La Nova. Nella storia di Angelo, un precedente incidente dal quale si salvò grazie al personale del 118

TEANO (EZ) – Il referto medico definitivo non lascia dubbi sulla causa primaria della morte dello sfortunato, ma nel contempo apprezzato, agricoltore di Teano, vittima della tragedia sul lavoro di stamattina, 10 luglio 2025. Per Angelo Antonio Bellissimo, 67 anni, residente a Teano, si parla distintamente di «morte per schiacciamento», e quindi – come indicato dai protocolli medici – di lesioni causate da una compressione prolungata degli organi interni. L’uomo è rimasto compresso sotto il trattore che si è ribaltato in una zona impervia del fondo agricolo.

Questo significa che la salma è già stata restituita ai familiari, all’affetto e al pianto della moglie e dei due figli. E significa anche – almeno questo – che per Angelo il rito funebre potrà tenersi già domani alle ore 11 nella chiesa di Santa Maria La Nova a Teano, dove la salma giungerà alle ore 9.30. Per l’ultimo saluto saranno presenti tutti gli altri contadini di Teano, soprattutto i colleghi del cosiddetto mercato a «Km 0» che si tiene tutti i giorni, escluso il sabato, lungo via Giuseppe Garibaldi. Lo ricorderanno per la gentilezza e la serietà che metteva nel suo lavoro di piccolo imprenditore agricolo – anche se a lui piaceva la definizione di «Contadino, ma con la C maiuscola». Aveva ragione.

Forse pochi ricorderanno un lontano trascorso lavorativo di Angelo, che è stato anche gestore di un distributore di carburanti, sempre a Teano. La concorrenza era altissima e si trattava comunque di reggere da solo turni di lavoro infiniti con ricavi, come gestore, davvero risicati per la sua famiglia che intanto, giustamente, cresceva. Tanto che decise di sperimentare la coltivazione di ortaggi che, quando andava bene, rivendeva al minuto o attraverso negozi. All’epoca abitava in un vicoletto del centro storico, nel quartiere San Lazzaro.

L’esperimento del nuovo lavoro gli piacque a tal punto che cominciò a fare sul serio, acquisendo anche una casa colonica con il vicino fondo in località San Lieno, non lontano dalla «Cappella Micheletti», dove ogni anno si tiene una festa e funzione religiosa molto frequentata. In breve tempo, per la sua serietà e professionalità, Bellissimo (pochi lo chiamavano per nome) divenne il re dei mercati ambulanti di frutta e verdura. Di lui i colleghi raccontano che «era sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via».

Angelo non ha mai mollato il suo pur duro lavoro. Nemmeno quando, cinque anni fa, rimase vittima, stavolta per un guasto, di un analogo incidente, sempre nella sua fattoria. Fu portato in codice rosso all’ospedale di Castel Volturno e fu miracolato. Stamattina, invece, è avvenuta la tragedia. Un fatto atroce che ha lasciato di stucco tutta la città. Infatti, ieri Angelo era al suo solito posto in via Garibaldi – non veniva tutti i giorni. E stamattina, purtroppo, non era presente e non lo sarà più. Tuttavia, lascia un ricordo indelebile in tutti coloro che lo hanno conosciuto.