LA NOTA. Gianpiero Zinzi candidato della Lega alle elezioni europee? La risposta nelle profezie di Nicola Garofalo

18 Settembre 2018 - 10:54

CASERTA –  Chi l’avrebbe mai detto che l’ostico e anche un po’ rustico Nicola Garofalo avesse un futuro nelle scienze da cartina al tornasole?

E invece sì. Nello stanco e inconcludente tran-tran del consiglio comunale di Caserta, è diventata questione importante, se non addirittura prioritaria, il comportamento di Garofalo, rivelatore, soprattutto secondo quelli di Forza Italia, rimasti legati al commissario provinciale Giorgio Magliocca, delle mosse presenti e future di Gianpiero Zinzi.

Era dai tempi di Zarathustra, del filosofo Nietzsche, che non c’era tanta attesa per ascoltare la parola di una personalità o di un’entità di tal rango.

E allora così parlò il rustico Garofalo: Forza Italia così com’è diventata non va bene, la gestione di Giorgio Magliocca è criticabile ecc. ecc.

Come gli antichi auguri interpretavano dal volo degli uccelli il futuro (tra Romolo e Remo finì molto male), con qualche variabile applicata sulle budella di agnelli o altre bestie sacrificali, così oggi il futuro della politica si interpreta dalle massime comprensibili solo alle 15 persone che al mondo conoscono l’esperanto, di Nicola Garofalo.

Zinzi con la Lega: un tormentone che ritorna periodicamente per riempire gli spazi perennemente vuoti del dibattito di una politica incapace di confrontarsi sui problemi della gente.

Zinzi è stato cacciato da Forza Italia. Non solo. E’ stato cacciato da Forza Italia dalla famiglia Cesaro, cioè da Luigi Cesaro e dal figlio Armando.

I fratelli di Giggino a’ purpetta non hanno potuto partecipare all’operazione in quanto momentaneamente assenti (da circa un anno e mezzo) perchè intenti a sbrigare qualche praticuccia nelle patrie galere, per futilissimi motivi di camorra.

Guardate, l’identificazione di chi ha tagliato la testa al giovane Zinzi non è un fatto secondario. Al contrario, è quell’elemento che rende super legittimo il fatto che junior si guardi intorni.

Per carattere e per stile familiare non andrà certo a scappellarsi ad Afragola da Enzo Nespoli. A chi gli chiede conto in questi giorni della prospettiva di una sua candidatura alle prossime elezioni europee, lui risponde che l’unica cosa certa è che continuerà a far politica.

Smentisce, logicamente, contatti romani o milanesi, ma è chiaro che il discorso è aperto. D’altronde, se per Strasburgo e Bruxelles si presenterà Armando Cesaro, Zinzi fa sapere che in un modo o nell’altro lui farà di tutto per essere della partita.

Cosa succederà? Calma, negli occhi di qualche consigliere comunale intravediamo quel bagliore sinistro che c’era in quelli di Jack lo squartatore.

Le budella di Nicola Garofalo non si toccano. Almeno per ora.

 

G.G.