LE FOTO. Sequestrati 6 chili tra “brown sugar” e cocaina. ARRESTATI due fidanzati. I NOMI
24 Gennaio 2019 - 10:19
ORTA DI ATELLA – A distanza di 20 giorni dal sequestro di complessivi 27 kg circa di stupefacente del tipo hashish, cocaina e marijuana che ha portato in carcere una 28enne ucraina, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise hanno tratto in arresto due fidanzati italiani, un uomo di 38 anni ed una donna di 34 anni, sorpresi a spacciare e trovati poi in possesso di complessivi 6 Kg circa di sostanza stupefacente per lo più “eroina”, meglio nota come “brown sugar” ma anche cocaina.
In particolare, nel corso della tarda serata di ieri, in Orta di Atella, i Carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Marcianise unitamente a personale del locale Comando Stazione, nell’ambito di un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio, Giuseppe RECCIA, 38 anni, di Orta di Atella e Francesca DONATIELLO, 34 anni, di San Nicola La Strada.
Nello specifico i militari dell’Arma, nel
Dopo averli bloccati e sottoposti a perquisizione personale, senza rinvenire ulteriore stupefacente, i carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione domiciliare a seguito della quale, presso l’abitazione del RECCIA, hanno rinvenuto e sequestrato:
– 16 palloni di sostanza stupefacente del tipo “eroina” o “brown sugar” per un peso complessivo di circa 5 chili e 570 grammi;
– una pietra di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” per un peso complessivo di gr. 12;
– nr. 26 bustine di sostanza stupefacente del tipo “eroina” o “brown sugar” contenenti ognuna 50 dosi per un totale di 1300 dosi ed un peso complessivo di grammi 270 circa;
– nr. 21 bustine di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” contenenti ognuna 50 dosi per un totale di 1050 dosi ed un peso complessivo di circa 200 grammi.
A seguito dell’arresto, il RECCIA è stato tradotto al carcere di Santa Maria Capua Vetere mentre la DONATIELLO, è stata accompagnata presso la propria abitazione dove è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
Negli ultimi anni il consumo dell’eroina, almeno nella provincia di Caserta, si era ridotto moltissimo lasciando spazio ad altri tipi di droga. L’odierna operazione di P.G. sembra, invece, segnare un ritorno a tale tipo di sostanza stupefacente che provoca, negli assidui assuntori, dipendenza e assuefazione. Tra i suoi effetti si ricorda, infatti, il senso di euforia, detto rush, che induce gli eroinomani alla costante ricerca della sostanza. In caso di overdose, senza un immediato intervento medico, il rischio di morte è elevato.