L’Unicef Caserta mette in scena ‘il processo a Pinocchio’ dinanzi alla vice Presidente della Camera Carfagna ed al Procuratore Animafia Cafiero de Raho: in primo piano i bisogni dei bambini

8 Febbraio 2019 - 10:17

ROMA – Su invito della VicePresidente della Camera dei Deputati, On.le Mara Carfagna, il 31 gennaio i giovani attori dell’I.C. Cimarosa di Aversa e della Scuola Media S. Giovanni Bosco di Trentola Ducenta, con la partecipazione degli alunni della Scuola Secondaria di I grado G. Pascoli, dell’I.C. De Curtis e del Liceo Scientifico Fermi di Aversa, hanno portato in scena il “Processo a Pinocchio”, progetto del Comitato Provinciale Unicef Caserta.
Alla Camera dei Deputati, l’istituzione ove viene esercitata la sovranità popolare e si “decide del futuro”, i bambini e i ragazzi delle scuole della Provincia di Caserta hanno dato prova di una mirabile performance attoriale ed un’incredibile disinvoltura, davanti ad un parterre di autorità – l’On.le Mara Carfagna, il Procuratore Nazionale Antimafia dott. Francesco Cafiero de Raho e il Presidente Unicef Italia – con il “Processo a Pinocchio”, che ha dato ufficialmente il via alle celebrazioni per i 30 anni dell’approvazione della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Tratto dall’omonimo libro dell’Avv. Emilia Narciso, past President del Comitato Unicef di Caserta, il “Processo a Pinocchio” è molto più di uno spettacolo teatrale e di un progetto editoriale <<è un progetto pedagogico itinerante, un laboratorio di cittadinanza attiva>>, come ricordato dall’Avv. Narciso.
Liberamente ispirato al romanzo di Collodi, è un viaggio dei bambini e dei ragazzi all’interno della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, un tentativo di esplorare la condizione dell’infanzia vista dai protagonisti, i bambini, appunto.
Un Giudice affiancato da una Giuria Popolare, un determinato P.M. e un sapiente avvocato difensore, portano Pinocchio alla sbarra per aver marinato la scuola e aver preferito ad essa il Paese dei Balocchi, insieme a testimoni chiave come la Maestra, Mastro Geppetto e perfino Mangiafuoco con la Fata Turchina.
Attraverso la vicenda di Pinocchio e le sue marachellate, il Tribunale dei piccoli si interroga sui diritti dell’infanzia – concessi o negati – e sui relativi doveri a questi connessi. Il diritto allo studio e al gioco, da un lato. Il dovere di impegnarsi a scuola. Il diritto all’ascolto, a vivere in un luogo sicuro, il diritto di non discriminazione e il divieto di lavoro minorile e nel contempo il dovere di provare ad essere un bambino coscenzioso e attento, per essere, un domani, un cittadino consapevole.
A leggere la “sentenza”, oggi, il Presidente del Tribunale di Napoli Nord, la dott.ssa

Elisabetta Garzo, autrice della Prefazione del libro.
Pinocchio viene assolto con formula piena, perché se pure ha marinato la scuola e preferito lo studio al gioco, in realtà non è stato aiutato dagli adulti a conoscere i propri doveri, ad orientarsi con consapevolezza nelle sue scelte dalla famiglia, dalla scuola, in generale dal mondo degli adulti che, troppo spesso, è sordo dinanzi ai bisogni dei minori.
Il “processo” si conclude, quindi, con un monito agli adulti, un invito ad essere “più attenti ai bisogni dei bambini. In qualunque parte del mondo. Perché ogni bambino è un bambino”.
Emozione. Entusiasmo. Partecipazione. Sono solo alcune delle parole chiave di questa giornata che resterà “nel cuore e nelle coscienze” dei ragazzi delle scuole della Provincia di Caserta, della VicePresidente della Camera dei deputati, On.le Mara Carfagna e di quanti hanno condiviso un momento così altamente formativo.
Grande la soddisfazione espressa del Presidente del Comitato Unicef Caserta, dott.ssa Cecilia Amodio, nonché la gratitudine mostrata dalla stessa alla Vice Presidente della Camera per la sensibilità mostrata al tema della tutela dell’infanzia e all’importanza di avviare un percorso di riflessione sulla Convenzione, partendo proprio dal Processo a Pinocchio.

UFFICIO STAMPA
COMITATO PROVINCIALE UNICEF CASERTA