MADDALONI. 25 anni fa moriva Gaetano Vairo

10 Agosto 2024 - 16:05

Il ricordo di Osvaldo Sammarco

MADDALONI – Il giorno 10 agosto 1999 moriva l’On. Gaetano Vairo (9 marzo 1939-10 agosto 1999), ricordo bene quell’evento per il clamore e per l’interessamento della cronaca giornalista che feci con l’amico e collega di testata giornalistica Felice Fusco.
L’On. Vairo, Avvocato, Docente universitario, per un periodo Presidente della US Maddalonese è stato un punto di riferimento della politica e della società maddalonese e casertana per un ventennio.
Tra i tanti incarichi è ricordato per essere stato il Presidente del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa dal 17 giugno 1992 al 14 aprile 1994.
Alla sua statura politica e alle sue doti del diritto sono stati dedicati diversi convegni, di cui l’ultimo il 17 giugno 2024 presso il Museo Archeologico dell’Antica Calatia in Maddaloni, intitolato “Tra Cultura e Giustizia: Dialoghi a più voci” con il patrocinio del Ministero della Cultura e promosso dall’Istituto di Studi Giuridici “Gaetano Vairo”.
Sono oramai passati 25 anni, pochi, davvero pochi i momenti di ricordo e di celebrazione in questi anni, e tra i più fedeli sostenitori e promotori della sua figura vi è Osvaldo Sammarco che a 25 anni della morte scrive questa lettera aperta:
«Gaetano Vairo ad memoriam. 10 agosto 1999, sono, ormai, trascorsi 25 anni dalla Sua scomparsa e si avverte, ancora oggi, il profondo sgomento non disgiunto da un vuoto incolmabile, per la mancanza di una somma personalità, quale quella del Chiarissimo Professore, Onorevole Avvocato Gaetano Vairo.
Personaggio

illustre, Uomo di profonda cultura, Sommo e Raffinato Giurista e soprattutto Amico fraterno con chi condivideva, con Lui, il culto dell’amicizia.
Generoso con tutti e sempre incondizionatamente disponibile oltre i propri limiti, tanto da amareggiarsi, allorquando, non vi riusciva.
Dedito in maniera sublime alla famiglia, si dedicò alla Politica, intesa come autentico spirito di servizio, non solo, ma anche come scienza della vita sociale.
Profondamente religioso, riusciva ad intrattenere, soprattutto con i ceti più fragili, rapporti di solidarietà cristiana; valori, questi, che davano risalto alla Sua personalità.
Oggi, in un contesto politico quanto mai disorientato, si avverte, più che mai, la Sua Assenza, laddove, invece, la Sua Presenza si sarebbe rivelata “balsamica”, termine a Lui molto caro.
Esortava i giovani a credere ai sani principi ed autentici valori e con loro, gioiva.
La docenza universitaria, le qualità indiscusse di illustre Penalista, la nomina in Parlamento di Presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere, la nomina di Presidente del Tribunale di Accusa nei confronti di Ministri e del Capo dello Stato, unitamente alle inconfutabili ed irresistibili capacità oratorie, gli valsero ad esaltare la Sua fama sull’intero Territorio Nazionale, dando, nel contempo, ampio lustro alla Città di Maddaloni.
Maestro di Cultura e di Politica, viva in Dio e nel ricordo di quanti lo amarono e stimarono.
Con orgoglio e privilegio. Osvaldo Sammarco».
È strano notare come la Città non gli abbia riconosciuto i dovuti tributi alla memoria, ma… c’è tempo. Almeno nel mio piccoli spero di poter collaborare almeno alla ricostruzione biografica.