MADDALONI. Il sindaco De Filippo sponsorizza Grant per le elezioni europee e fa un pensierino per le regionali
13 Maggio 2019 - 21:04
MADDALONI (di g.g.) – Bruno Cortese finirà, con ogni probabilità, nel guinness dei primati, dove guiderà la classifica dei record dei candidati a sindaco o a governatore o a presidenti di qualche cosa o anche ad amministratore di condominio, che in maniera più solerte hanno fornito piena ragione al famoso aforisma di Ennio Flaiano, il quale affermava che gli italiani corrono sempre in soccorso del vincitore.
Noi che, invece, apparteniamo agli italian’s riusciti male queste cose le notiamo.
Oggi a quasi un anno di distanza dalle elezioni comunali di Maddaloni, facciamo addirittura fatica a individuare, a materializzare, la cifra, seppur minima, di una soluzione di continuità, tra il momento della sconfitta elettorale e quello in cui Bruno Cortese era già diventato un supporter del sindaco De Filippo, ancor più presente e assiduo al suo fianco, finanche dello stesso fratello Pasquale De Filippo il che è tutto dire.
Più che una candidatura a sindaco, quella di Cortese si è rivelata un’abile operazione finalizzata solo all’ingresso in consiglio comunale con il supporto dei voti dei componenti di quelle liste, che per motivi ancora misteriosi ai nostri occhi, ritenevano, sempre l’anno scorso, sempre di questi tempi, che Cortese, uomo e professionista legato al triplo filo alla “limpida” esperienza dell’Interporto, potesse essere un valido competitor elettorale di De Filippo e fosse in grado anche di attirare consenso sulla sua persona.
A dire il vero, lo ritenevano più i Peppe
Cortese è uno furbo. Conosce bene anche le debolezze e le vanità di Andrea De Filippo. Questi non lo ammetterà neppure sotto tortura ma se gli si presentasse una vera possibilità, scenderebbe senza dubbio in campo alle prossime elezioni regionali, gareggiando per un seggio in un’istituzione in cui, per intelligenza e preparazione, potrebbe richiedere con figura dignità.
Ma c’è il problema dell’incandidabilità, della necessità di dimettersi diversi mesi prima nell’apertura delle urne. E siccome non c’è la sicurezza matematica di essere eletto il rischio di rimanere, e qui il modo di dire calza a pennello, in considerazione del cognome del sindaco, “senza (de)Filippo e il panaro“, appare un cimento troppo pericoloso.
Ma il nostro si tiene comunque qualche porta aperta. Non si può mai sapere. Magari Paolo Romano non si candiderà o non potrà candidarsi. E allora, la Lega potrebbe essere un trampolino di lancio per Andrea De Filippo.
D’altronde, questo ragionamento, apparentemente ardito, trova un fondamento nello strano convegno che si svolgerà a Maddaloni dopodomani, mercoledì, 15 maggio alle 17:30. I titolo è ” Ecosistema impresa: giovani, competenze, opportunità”.
Roba seria che Gianluca Abbruzzese, una delle poche teste d’uovo di questa provincia, in tema di innovazione non chiacchiero-logica, proporrà con serietà all’inizio dei lavori. L’evento è stato organizzato dall’amministrazione comunale ed è “motorizzato Cortese” che sarà uno degli oratori, giusto per non farsi mancare nulla nella pubblica dimostrazione sui componenti dell’equipaggio di quel carro dei vincitori di cui è andato immediatamente in soccorso. L’ospite importante sarà Valentino Grant, presidente della Banca Popolare di Credito Cooperativo di Casagiove nonché consigliere di amministrazione, quota Lega, nella Cassa Depositi e Prestiti, ma soprattutto candidato alle elezioni europee del 26 maggio.
Ora, voglio sperare che a nessuno venga in mente di contestare a questo giornale il sorriso un pelino ironico che questa iniziativa e la nostra scafata esperienza intorno a vicende come quello fino ad ora illustrate, ci strappa. In un tempo diverso da quello elettorale la presenza di Grant sarebbe stata assolutamente in linea con i contenuti del convegno. Ma 12 giorni prima delle elezioni, solo un idiota può pensare che un’amministrazione comunale, con le sue insegne istituzionali, non abbia voluto dare una mano al candidato della Lega Valentino Grant.
Non un fatto elegantissimo, ce lo consente il nostro amico Andrea De Filippo. Questi è un uomo di collaudata preparazione politica. Non può sfuggirgli, quindi, che questo evento, incastrato in questo tempo, abbia un significato solo e solamente politico. Il candidato Grant non potrà non essere riconoscente nei confronti di un sindaco che ha osato non poco, utilizzando le insegne dell’amministrazione comunale e non quelle di un’associazione o un partito politico per dargli una mano in vista del 26 maggio.
Insomma, se per caso, a novembre prossimo, dovessero crearsi le complicatissime e secondo noi, ancora improbabili condizioni per la candidatura di De Filippo alla Regione, non sarà certo Valentino Grant a quel tempo, con ogni probabilità, seduto su un comodo scranno a Bruxelles e a Strasburgo, a opporsi.