MANICOMIO CENTRODESTRA. Martusciello, assatanato e affamato dei voti di Zannini, attacca Zinzi e difende l’amministrazione comunale targata Vincenzo De Luca

4 Maggio 2024 - 20:14

Abbiamo condotto un breve ragionamento, prima di presentarvi il testo integrale della presa di posizione del deputato della Lega e quello della sconcertante replica dell’europarlamentare di Forza Italia.

MONDRAGONE(g,g) . I cittadini di Mondragone che guardano alla politica per cogliere qualche segnale di concretezza, per risolvere finalmente un problema ormai incancrenitosi negli anni, quello delle bande criminali che imperversano e si fronteggiano nella zona dei palazzi Cirio, dove, prima o poi, non potrà che scapparci il morto, sappiano che la politica, o almeno una certa politica, a tutto pensa fuorché al problema in quanto tale, utile solamente come strumento al servizio dei “cazzi loro”.

Su questa vicenda, il deputato della Lega Gianpiero Zinzi ha espresso un punto di vista in cui, tutto sommato, non ha affermato nulla di trascendentale, ponendo qualche contenuto, a nostro avviso normalmente fondato. Non ha detto che quegli scontri sono risolvibili con l’intervento diretto del comune di Mondragone. L’ordine pubblico, quando è messo così pesantemente in discussione, è, infatti, nel nostro sistema costituzione e normativo, competenza diretta dello Stato. Zinzi ha detto un’altra cosa. Ha sottolineato, cioè, quelli che ritiene gli elementi che agiscono come detonatore, come fattori agenti, almeno in quota parte, di queste tensioni e di questi scontri ripetuti: l’abbandono, il degrado. E questa non è materia di ordine pubblico, ma dovrebbe essere una normale attività di una qualsiasi amministrazione comunale e se, lascia intendere Zinzi, a Mondragone la violenza nei palazzi Cirio è diventata una costante annosa, l’amministrazione comunale non può limitarsi a risposte dense di buoni proposti, a parole al vento o a chiedere il rituale tavolo di confronto nel palazzo della Prefettura.

Insomma, a ragione o a torto, Zinzi ha espresso una critica all’amministrazione comunale in carica che, ricordiamo, ha un rapporto privilegiatissimo con il governatore di centrosinistra Vincenzo De Luca, essendo questi un riferimento stabile, quasi fisico, di Giovanni Zannini, ossia del vero sindaco di Mondragone. Un rapporto privilegiatissimo che dovrebbe rendere molto più ageovole l’accesso a fondi importanti per procedere ad una riqualificazione ed anche ad un’attività di persuasione finalizzate ad un ripensamento, ad una rideterminazione demografica di quella zona. Tutti sanno lì, anche chi vota Zannini, che è lui a prendere le decisioni, mente chi ha indossato la fascia tricolore, ossia Virgilio Pacifico, e chi la indossa oggi, ossia Francesco Lavanga, possono essere considerati, al più, dei vice sindaci senza reale potestà.

La presa di posizione di Zinzi ha determinato una dialettica lineare: un deputato di centrodestra, all’opposizione di De Luca e di Zannini alla Regione, attacca l’amministrazione di Mondragone capitana dallo stesso Zannini.

Zinzi attacca il centrosinistra, a ragione o a torno, non è questo il problema.

Ora, ci rendiamo contro che la politica, soprattutto qui da noi, è un esercizio esclusivamente volto agli interessi personali e diretti di chi la fa. Che Zannini abbia dato voti al centrodestra anche in passato è fatto noto, D’altronde, lui, la politica la vede solo ed esclusivamente come esercizio finalizzato a mantenere e ad accrescere i suoi spazi di potere, costi quel che costi, figuriamoci se Zannini possa essere un parametro discriminante per dividere ciò che è di destra da ciò che è di sinistra.

La sua intesa con Fulvio Martusciello, però, non ha riproposto lo schema che in passato si era risolto con l’appoggio che il mondragonese aveva dato ad Aldo Patriciello, quando questi si candidava con Forza Italia, o alla lista forzista di Peppe Stabile alle precedenti elezioni comunali di Aversa, contenente già i geni del ribaltone.

I due, ossia Martusciello e Zannini, non sono né misurati né riflettono sui propri limiti, sui propri difetti. Cosa che qualsiasi persona appartenete alla razza umana doverbbe fare, Questo li rende simili per genetica e ha creato automaticamente un feeling anche di carattere umano o disumano, questione di punti di vista. Si ritengono tanto bravi e tanto furbi da potersi consentire il lusso di maramaldeggiare: Zannini vota Fulvio Martusciello e i due lo dicono anche ufficialmente.

Questa deriva no limits, se è per l’appunto, no limits, non si sa neanche se ne costituirà il punto finale di caduta l’incredibile comunicato stampa con cui Fulvio Martusciello attacca, pur senza nominarlo, Giampiero Zinzi, esponente di un partito di centrodestra, alleato di Forza Italia, con cui Fi governa la nazione, con il proprio leader Antonio Tajani addirittura meglio premiato dalle deleghe di governo rispetto a Matteo Salvini, visto che Tajani oltre ad essere vice presidente del consiglio, come è, del resto, anche Salvini, è titolare del dicastero considerato da sempre di maggior prestigio: il ministero degli Esteri, con superpoltrona alla Farnesina.

Ora, è anche vero che Zannini voterà Martusciello e che Martusciello al momento fitterà, comprerà, elettoralmente questi voti. Ma un limite dovrebbe pure esserci, Li comprerà perché Giovanni Zannini oggi è e resta un uomo di Vincenzo De Luca e quando Vincenzo De çuca lo ha richiamato, ordinando di togliere il simbolo di Fratelli d’Italia dalla coalizione di Matacena ad Aversa, lui ha obbedito e quel simbolo lo ha tolto.

Zannini è un uomo di centrosinistra e dunque non dovrebbe mai votare Forza Italia e conseguentemente non dovrebbe votare Martusciello come non avrebbe dovuto votare Patriciello. Se invece questo meccanismo si attua, così come si attua, ci dite qual è il nome che gli dobbiamo dare? Se c’è un grosso movimento di voti che un rappresentante altamente significativo del centrosinistra di governo alla Regione sposta a favore di un partito cardine del centrodestra, noi possiamo anche non utilizzare le espressioni che comprendono le parole vendita, svendita, comprati o affittati, ma gira gira, quello è Perché non esiste una sola spiegazione politicamente accettabile per questo posizionamento.

Se poi arriviamo al punto che Martusciello, così come ha fatto oggi, difende a spada tratta uno degli uomini più vicini a De Luca, affermando che è lo Stato a dover risolvere il problema dei bulgari violenti e che il sindaco di Mondragone non c’entra nulla, facendo capire che Giampiero Zinzi merita di essere attaccato per aver affermato il contrario, allora ribadiamo la domanda: ma come li vogliamo chiamare questi voti che Zannini dà a Martusciello? Noi non troviamo altre espressioni che non comprendano le parole comprati, fittati, venduti e simili.

QUI SOTTO IL COMUNICATO STAMPA DI GIAMPIERO ZINZI

  • Zinzi (Lega), c’è un problema sicurezza a Mondragone Zinzi (Lega), c’è un problema sicurezza a Mondragone
    ‘Scontro comunità bulgara lo testimonia’ (v. Notte di scontri a colpi di sassi e mazze… delle 17.31)
    NAPOLI, 03 MAG – “Che ci sia un problema di
    sicurezza a Mondragone non è un segreto, ma questa
    amministrazione sembra non accorgersene. Già quattro anni fa,
    nel corso di una visita insieme a Matteo Salvini e a Nicola
    Molteni, avevamo riscontrato uno stato di abbandono e degrado.
    Nulla, purtroppo, pare sia cambiato. E le immagini dello scontro
    violento di ieri sera all’interno della comunità bulgara nel
    pieno centro di Mondragone, ne sono la più evidente
    testimonianza”. Così, in una nota, il deputato campano della
    Lega, Gianpiero Zinzi.
    “Porterò questa situazione all’attenzione del ministro Matteo
    Piantedosi a cui mi rivolgerò anche sul caso dell’auto
    incendiata di un dirigente dell’Urbanistica e ai Lavori pubblici
    del Comune – sottolinea -. Serve restituire ordine e legalità
    anche a questa comunità. Mamme, bambini, anziani, devono potersi
    muovere e circolare in strada liberamente e senza incorrere in
    episodi del genere”.

QUI SOTTO IL COMUNICATO STAMPA DI FULVIO MARTUSCIELLO

  • Mondragone: Martusciello, Lavanga non ha colpe

Mondragone: MARTUSCIELLO, Lavanga non ha colpe ‘E’ lo Stato che deve garantire la sicurezza dei cittadini’ (ANSA) – NAPOLI, 04 MAG – Il coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, Fulvio MARTUSCIELLO, approva il tavolo istituzionale sulla sicurezza a Mondragone richiesto dal sindaco dopo la guerriglia avvenuta ai palazzi Cirio tra bande di stranieri. “E’ lo Stato che deve garantire la sicurezza dei cittadini non certo il sindaco – afferma MARTUSCIELLO – per questo motivo plaudiamo alla decisione del Prefetto di convocare un tavolo allargato alle altre forze che devono garantire la sicurezza. I vandali, i gruppi di stranieri armati non sono né di destra né di sinistra – sottolinea l’eurodeputato – ma sono solo nemici di Mondragone. Chi strumentalizza politicamente questi episodi fa proprio il gioco loro quasi che la colpa non fosse di chi distrugge macchine o vetrine ma delle istituzioni. Il sindaco vada avanti con i tavoli in prefettura. Quella è l’unica sede per discutere di ordine pubblico”, conclude MARTUSCIELLO. (ANSA). 2024-05-04T15:36:00+02:00 COM-TOR