MARCIANISE. Altri pesanti sospetti sul concorso per l’assunzione in Comune di un istruttore ambientale. Teresa Bizzarro, il sindaco Velardi, il prof De Feo e lo spericolato architetto De Caprio

22 Luglio 2019 - 17:42

MARCIANISE – Se Casertace non fosse intervenuta, a suo tempo, con tre articoli – due nei giorni immediatamente precedenti la celebrazione del concorso, il terzo mentre questo si stava materialmente svolgendo in una stanza del Comune di Marcianise, oggi, e di questo ci assumiamo la piena responsabilità, il posto di istruttore ambientale categoria D sarebbe stato occupato da Teresa Bizzarro e non da chi quel concorso poi ha vinto.

La decisione di ritornare a circa 7 mesi di distanza da quel 27 dicembre 2018, durante il quale organizzò una sorta di live dal Comune, è dovuta all’acquisizione, da parte nostra, di ulteriori elementi legati al concorso.
Il livello politico del Comune di Marcianise, e non avevamo dubbi in proposito, considerato il senso di impunità e l’asserzione continua di onnipotenza che da quelle stanze trasudano, voleva andare avanti, nel senso che al sindaco e alla vicesindaca Letizia non faceva né caldo né freddo il fatto che Casertace avesse scritto da tre giorni che quel concorso l’avrebbe vinto la signora Bizzarro.

Quella nostra attività di presidio democratico attecchì maggiormente, invece, sulla commissione giudicatrice, che, anche per la presenza, in quella stanza, dei due componenti dell’opposizione Dario Abbate e Pinuccio Moretta (che vollero presenziare perché convinti che quel concorso era stato taroccato a monte) si mossero in maniera ortodossa e quindi, grazie a quel lavoro nostro e della minoranza, avvenne un fatto più unico che raro in provincia di Caserta: un concorso vinto dal più meritevole.
Di quella commissione facevano parte Gennaro Spasiano, al tempo ancora dirigente dell’ufficio tecnico comunale, il professore dell’Università di Salerno, Giovanni De Feo, e manco a dirlo, l’architetto Andrea De Caprio, dipendente del Comune di Marcianise, precisamente dell’Ufficio Attività Produttive, l’uomo su cui il sindaco Velardi ha puntato per sostituire Gennaro Spasiano nel ruolo di Rup della a dir poco controversa gara d’appalto per la costruzione del nuovo palazzetto dello sport al posto dell’ex canapificio.
Ma De Caprio non è uno che compare solo nei contesti appena citati.

Come vedremo nei prossimi giorni, quando c’è da assumere una posizione, una funzione delicata in questioni controverse e pericolose l’amministrazione comunale chiama sempre lui. Perché è troppo bravo? O perché non ha nulla da perdere e non riesce, al pari di quello che sta capitando al segretario generale Onofrio Tartaglione, il quale sulla vicenda dei permessi di Velardi è di gran lunga il più inguaiato?
C’è la possibilità, ancora, di ricostruire tutto quello che è successo dentro, ma soprattutto attorno, a quel concorso?
È possibile stabilire se colloqui tra gli attori principali di questa fosca vicenda siano avvenuti con adeguate convocazioni mirate, all’interno del cortile che ospita il parcheggio delle auto nel palazzo comunale, lontani dagli uffici di competenza, che pur avrebbero potuto accogliere queste conversazioni qualora i protagonisti non avessero avuto nulla da nascondere?