MARCIANISE. Concorsi scandalo. Sindaco Trombetta, nemmeno i figli di Ceaușescu e di Gheddafi avrebbero osato tanto

9 Novembre 2024 - 21:32

Pazzesca vicenda quella raccontata l’altra sera in Consiglio comunale da Peppe Tartaglione. Tre determine divenute carta straccia e poi in un minuto salta fuori un’azienda di Lecce che gestirà tutte le procedure. Un’orgia, una messa nera contro la trasparenza tra pressappchismi, perverse intenzioni, onflitto di interesse latenti e patenti

MARCIANISE (g. g.) – E’ già capitato in passato di rilevare quella che, a nostro avviso, è una differente attitudine di Giuseppe Tartaglione detto lo “sceriffo” tra quando svolge la funzione di consigliere di maggioranza, in passato anche presidente del consiglio comunale, e quando, invece, si muove da consigliere comunale di opposizione.

L’attitudine dello sceriffo

Forse, a Peppe Tartaglione, dispiacerà, perché, si sa, uno che fa politica aspira ad incarichi di governo o comunque a svolgere la sua attività all’interno di una maggioranza consiliare, erogatrice di atti di potestà che incidono sulla vita del proprio comune, della propria Città e di chi la popola.
Gli

dispiacerà, ma per noi è così: Tartaglione dà il meglio di sé quando sta all’opposizione.
Abbiamo ascoltato il suo intervento sciorinato durante i lavori del Consiglio comunale, svoltosi giovedì sera, ci è piaciuto proprio assai.

Quel tono un po’ guascone, quella punta di spavalderia si adatta benissimo a uno che deve contestare, che deve mettere chi ha mano il potere con le spalle al muro. Quel tono diventa strumento retorico che rassicura i cittadini che non condividono il modo con cui viene amministrata oggi Marcianise, ma suscitano anche l’interesse di quelli che non parteggiano né per l’una, né per l’altra parte.

Tartaglione, quando fa il consigliere di opposizione, possiede, dunque, un certo carisma. E quindi quel soprannome di “sceriffo” finisce per avere un senso. Lo sceriffo, per come ce lo hanno raccontato decenni e decenni di film western, non si agita, non si innervosisce, non urla, rimane impassibile di fronte a situazioni scabrose e quando parla fa valere il contenuto di quel che dice e non certo il tono.

L’interrogazione sui tre concorsi d’oro

Tartaglione ha fatto così. Illustrando una sua interrogazione inviata all’indirizzo dell’assessore al personale zinziano Domenico Amarando, genero dell’ex sindaco Antonio Tartaglione, prima zinziano, poi anti-zinziano e poi di nuovo zinziano, ci ha raccontato e ha raccontato a quella parte della Città collegata ai lavori del consiglio in streaming una storia che la dice lunga su come l’amministrazione comunale di Marcianise, di cui il sindaco Antonio Trombetta ha piena responsabilità politica istituzionale, attua i processi di governo.
Vedete, cari lettori, la gente non si sofferma su queste cose.

E fa male, perché la vicenda di quella che doveva essere la composizione di una lista di persone in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge per poter entrare nelle commissioni che avranno il compito delicatissimo di attuare tre concorsi fondamentali, ad ognuno dei quali hanno già formalizzato la propria partecipazione più di quaranta concorrenti, per la nomina del nuovo dirigente dell’area tecnica, per la nomina del nuovo del nuovo dirigente per la ripartizione bilancio e finanze, e infine, per la nomina di un terzo dirigente messo al governo della ripartizione del I settore, ossia quello che si occupa di affari istituzionali e del controllo delle procedure amministrative del comune, si è trasformata in una barzelletta.

Tre determine tre prese per i fondelli

Ci sarebbe da ridere se non si trattasse di cose molto serie, attinenti ai diritti dei cittadini di partecipare a concorsi attraverso procedure trasparenti ed eque.
Con calma serafica, il consigliere Giuseppe Tartaglione ha elencato 4 determine, rilevando un andamento schizofrenico delle stesse con una conclusione inaccettabile, vergognosa, che meriterebbe la massima attenzione anche da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Tutto inizia il 4 agosto 2023 quando l’allora Dirigente ad interim del personale, ossia la segretaria comunale Maria Carmina Cotugno, firma la determina n.321 per la “Formazione di un elenco di candidati idonei alla nomina di componente esterno per le Commissioni esaminatrici del concorsi banditi dal Comune di Marcianise”.

Ciò significa che il comune di Marcianise sta cercando di mettere insieme una lista di professionisti di provata esperienza e preparazione in diversi settori, che vadano a costituire, con una impronta più convincentemente autonoma, indipendente, le commissioni esaminatrici.

Sempre Tartaglione, illustrando la sua interrogazione, illustra una seconda determina, la 621 del 18 dicembre 2023, sempre a firma della segretaria comunale nonché dirigente ad interim del personale, Maria Carmina Cotugno, e finalizzata a prendere atto delle istanze pervenute. L’abbiamo letta e il numero di coloro che hanno presentato domanda per entrare a far parte dell’elenco è di 170 persone.

Arriva l’anno 2024 e la Cotugno, per i motivi che in qualche occasione abbiamo illustrato ai nostri lettori, perde la carica di dirigente ad interim del personale che viene assorbita da Salvatore Fattore, già titolare della delega alle Finanze.

I conflitti di interesse latenti e patenti di Salvatore Fattore

Domanda: Sindaco invece di dire coglionate e castronerie storiche su prefetti fascisti e testate giornalistiche allo scopo di insultarci, non avendo, a questo punto in tutta evidenza, nemmeno un brandello di argomento di confutazione dei contenuti dei nostri articoli (CLIKKA E LEGGETE LA SUA FIGURACCIA), si concentri un attimo su questo pensiero, su questo concetto: ma se Salvatore Fattore è tra i 44 partecipanti al concorso per la funzione di dirigente di ruolo, perché oggi Fattore di ruolo non è, della ripartizione Finanze e Bilancio, le sembra una cosa seria affidare proprio a Fattore la delega al personale, cioè a un personale formato per la maggior parte da persone assunte a tempo indeterminato che devono essere gestite da un avventizio?

Manco i figli di Ceaușescu e di Gheddafi si facevano beffe delle regole come state facendo voi

E ancora caro sindaco Trombetta è mai possibile che Fattore il quale aspira a vincere il concorso dei 44, diventi il dominus della procedura di reclutamento di coloro i quali dovranno giudicarlo nel momento in cui si farà?

Sindaco, le ripetiamo, ragioni un cavolo di attimo. Questa è roba metafisica, è roba che veniva consentita ai figli di Ceaușescu nel regime che ha retto per decenni, con una dittatura, la Romania. È roba che veniva consentita ai figli di Gheddafi in Libia.

Ma lei si rende conto o questa fascia tricolore le ha completamente obnubilato il cervello? Lei deve sorvegliare, sovrintendere e invece, sotto di lei, succede di tutto e di più. La trasformazione la funzione della massima carica della Città di Marcianise in un quotidiano evento macchiettistico.

Andiamo avanti. Il buon Peppe Tartaglione, proseguendo nella sua enumerazione degli atti amministrativi, cita la determina n. 412 del 5 luglio 2024.

E qui entra in scena la ormai collaudata coppia Fattore – Nubifero. Ve lo ricordate il post pubblicato in cui abbracciandola fisicamente tesse lodi sperticate nei confronti della Nubifero?

Se non ve la ricordate guardatevi la foto che inseriamo quale struttura di immagine di questo articolo.

Salvatore Fattore sigilla la determina assumendone, quale dirigente, la paternità tecnico-amministrativa con il suo nome e il suo cognome; Franca Nubifero la firma materialmente in calce anch’essa quale dirigente che francamente è un’altra cosa di difficile compressione visto che si tratta di una sorta di sovrapposizione di funzioni, comunque manifestata con evidenza documentale e documentabile.

Questa determina riapre i termini per la formazione dell’elenco degli esperti. Ciò perché la segretaria generale, Maria Carmina Cotugno, aveva dichiarato che tra i 170 richiedenti non c’era la possibilità di individuare componenti esperti per la costituzione della commissione d’esame relativa al concorso per Dirigente tecnico.

Ecco, di queste cose vorremmo parlare con la segretaria generale quando discutiamo e spesso litighiamo, essendoci tra di non un rapporto personale antico che non inficia assolutamente la severa imparzialità di questo giornale.
Cosa fa pensare che una riapertura dei termini dopo che per un anno l’afflusso dei richiedenti non aveva soddisfatto la necessità numerica minima per predisporre una commissione per il concorso dell’area tecnica, sarebbe accaduto che con questa semplice determina di riapertura di termini arrivasse per incanto ingegneri e architetti a sufficienza per abilitare la commissione carente?

D’altronde noi che abbiamo letto la determina in questione non abbiamo notato nessun elemento di accentuazione della ricerca di determinate figure professionali.

La segretaria generale, dunque, sembra prestare bordone ad una sola necessità, registratasi probabilmente nella testa di Salvatore Fattore: l’inutilità, forse addirittura nociva, del plotone di quei 170 richiedenti rispetto ad un disegno predeterminato o si è andato determinando tra il 2023 e il 2024 rispetto ai tre concorsi di dirigenti.

La quarta determina,
quella dell’arroganza e della strafottenza

E infatti, neanche questa determina pasticciata e fondamentalmente oziosa, serve a granché.
Occorre fare una PORCHERIA VERA, di quelle che tu, quando le fai, pensi, vabbè, ma m’ò la magistratura, con tutti gli impegni che tiene, viene proprio a guardare questa cosa? E qual è questa cosa? Sta nella determina n.633 del 30 settembre scorso firmata da un impiegato del comune che di nome fa Antimo e di cognome Amoroso che a quanto ci risulta lavora alle dipendenze funzionali, guarda caso, di Salvatore Fattore nell’ufficio finanziario.

E dal cilindro, chissà di chi, salta fuori in un attimo un’impresa leccese

Scompare tutto, ma proprio tutto. Non c’è traccia più del metodo adottato dall’amministrazione comunale che consisteva nella volontà di costituire di una sorta di short o long list da cui, magari per sorteggio, attingere i nomi per le commissioni giudicatrici
Non c’è traccia più dei 170 richiedenti, che nel frattempo, dopo la determina di riapertura dei termini, erano diventati 240.
Viene scritta una determina che potremmo definire della “supercazzola”.
Leggete: “Considerato che l’Ente necessita di ausilio nelle fasi propedeutiche delle attività di pianificazione e nella realizzazione del cronoprogramma delle selezioni, includendo le fasi prioritarie e successive di selezione”.
Scritto così perché nessuno possa capire nulla. Allora siccome al Comune di Marcianise non c’è un segretario generale, dei dirigenti, dei funzionari, degli impiegati nel plotone dei dipendenti in grado di organizzare, di espletare dei normali concorsi, occorre prendere uno scienziato dall’esterno .
In verità il giochino perverso e pervertito sta nell’ultima mezza riga della narrativa della determina che abbiamo ripotato: “(…) includendo le fasi prioritarie e successive di selezione”.
In pratica i 240 coglioni che hanno speso soldi per presentare la loro domanda vengono ripagati con una pernacchia dall’amministrazione comunale di Marcianise che, stavolta, con una sola determina e con una procedura repentina, seleziona la società ENNEDI SERVICE srl con sede in Sannicola in provincia di Lecce.

E sarà questa società, scelta direttamente, senza alcuna procedura di selezione, dal pupillo di Fattore a decidere chi dovrà vincere o dovrà perdere i concorsi.

Casertace per una volta vicesceriffo di Peppe Tartaglione

Allora, per una volta, vogliamo entrare anche noi nel saloon insieme allo sceriffo, facendo coro con lui, nel ribadire l’ultima parte del suo intervento, quando, in replica all’insignificante risposta, data all’interrogazione dall’assessore Amarando, ha ammonito la maggioranza: “state attenti con questi concorsi, perché rischiate seriamente di farvi male”.