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MARCIANISE Tari scaduta. A centinaia di famiglie niente cartelle. Ufficio tributi demolito: obiettivo esternalizzazione e appalto milionario

2 Luglio 2022 - 13:41

La dirigente Franca Nubifero, obbedendo agli ordini del sindaco Velardi, ha spostato ben 4 impiegati dall’Ufficio Tributi all’ufficio Scuola e Cultura. Tutto ciò per sostenere la tesi che l’organizzazione della riscossione dei tributi, così com’è, non funziona e che, quindi, esternalizzare il servizio è necessario.

 

 

MARCIANISE (g.g.) Nei giorni scorsi, il consigliere comunale di opposizione Alessandro Tartaglione, ha sollevato un problema molto serio. Ha sostenuto che, a pochissimi giorni dalla scadenza dei termini per il pagamento della Tari, sarebbero ancora moltissime le famiglie di  Marcianise a non aver ricevuto neppure la fatidica cartella.

Conoscendo un poco Alessandro Tartagliaone, ci risulta difficile pensare che abbia preso una cantonata. Conoscendo il sindaco Antonello Velardi siamo convinti, invece, che lui dell’interrogazione di Tartaglione se ne infischia e se ne infischierà giudicandola, con i paraocchi di un cavallo bolso, un atto ostile dell’opposizione e non, invece, l’ennesimo danno inflitto ai cittadini.

Un disservizio grave su un’attività che da un lato il Comune dovrebbe curare particolarmente affinché siano garantiti i livelli del gettito iscritto nelle molto spesso ottimistiche poste del bilancio di previsione, dall’altro lato dovrebbe essere esercitata, iniettando nelle procedure dosi massiccie di tranquillità, di serenità, di efficienza, attraverso l’invio e l’approdo presso i destinatari delle bollette, delle cartelle in modo che i contribuenti, cioè i cittadini di Marcianise, possano utilmente programmare la propria linea di bilancio, concetto fondamentale della microeconomia… Vabbé, di che cosa stiamo a parlare di fronte all’ignoranza torrenziale che questo sindaco e molti elementi della sua amministrazione sprizzano da tutti i pori.

E invece no. Noi di Casertace, siccome ci riteniamo persone normali, normalissime, approcciamo a questi problemi, con la normale diligenza del buon padre di famiglia.

Cavolo, si parla di tasse, di soldi che devono uscire dalle tasche esangui di cittadini, a cui l’inflazione improvvisa e galoppante ha stravolto la vita in quanto ha stravolto, ha modificato i fondamentali del potere di acquisto dei salari e del reddito di impresa. Un’inflazione all’8% è un’ ulteriore tassa che porta il livello complessivo del prelievo fiscale a cifre vertiginose, forse addirittura vicine al 70%, un numero dopo il quale c’è solamente l’economia di piano, la pianificazione sovietica.

Eppure, il sindaco di Marcianise tratta questo argomento non trattandolo. Se ne frega, se ne infischia. E allora abbiamo voluto un attimo capire noi da cosa possa essere dipeso questo tracollo della qualità del servizio di riscossione dei tributi, che al Comune di Marcianise, storicamente, è stato sempre gestito direttamente dagli uffici municipali, in maniera non certo disprezzabile.

E allora, in incognito, ci siamo recati dentro alle stanze della riscossione tributi, nel Palazzo di Città. In verità, pensavamo di avere sbagliato e di essere arrivati in un ripostiglio, in un luogo dismesso e inanimato. No, era proprio l’Ufficio tributi. Tutti col Covid? Tutti al mare o a ripararsi dal caldo a casa? No. L’Ufficio tributi è stato pressoché completamente smantellato. Al lavoro sono rimasti solo due dipendenti che, ovviamente, rischiano di andare letteralmente al manicomio.

Questo è successo perché la dirigente, pardon la posizione organizzativa facente funzione e non sappiamo cos’altro, Franca Nubifero, obbedendo gesuiticamente agli ordini di Velardi, ha spostato ben 4 impiegati nell’ufficio Scuola e Cultura.

E allora ci chiediamo quale sia il senso della costosa assunzione di un dirigente, ai sensi dell’art. 110 del Tuel, in quanto esperto in tributi, stiamo parlando dello sparanisano Salvatore Fattore, grande pupillo della vice prefetta Macchiarella, della quale ci occuperemo di qui a poco, per certe cose strane che stanno succedendo al Comune di San Felice a Cancello, dove lei è stata nominata commissario. Che senso ha prendere un 110, un grande sciamano delle tasse e dei tributi comunali se, contemporaneamente viene smantellato l’ufficio?

Ve lo diciamo noi, il Fattore è stato assunto come esperto di tributi, ma in realtà fa altro, cioè il dirigente dell’Area finanziaria.

Il secondo Divo di Roma dopo l’imperatore Ottaviano Augusto, cioè Giulio Andreotti, cosa diceva? Vabbè, è inulite riperterlo per l’ennesima volta perché si tratta dell’ormai arcinota e arci utilizzata massima sul “pensar male”. Ci sono manovre in atto finalizzate all’esternalizzazione dei tributi. L’approdo ad una Sogert, ad una Publiservizi diventa più semplice nel momento in cui si dice ai cittadini che l’organizzazione della riscossione dei tributi, così com’è, non funziona. E dunque l’esternalizzazione, un mega appalto da 30, 40 o 50 milioni di euro diventa assolutamente ineludibile.

“(…) ma qualche volta ci si indovina.”