MARCIANISE. Velardi domattina non sarà più sindaco. Pochi minuti fa 14 consiglieri su 25 hanno firmato insieme le dimissioni nello studio di un notaio della città

30 Settembre 2022 - 18:15

Si chiude anche il secondo capitolo di una vicenda che purtroppo di politico e amministrativo ha avuto ben poco, in quanto è stata punteggiata da comportamenti deplorevoli. La goccia che ha indotto G.B.Valentino, Francesca Tortora e Francesco Lampitelli le incredibili e irripetibili parole rivolte dal sindaco proprio a Valentino in presenza del Lampitelli che, ricordiamo, è un sottoufficiale della Guardia di Finanza. E, dunque, a questo punto, non poteva sottrarsi

MARCIANISE (g.g.) – La notizia era nell’aria, soprattutto dal momento in cui la richiesta di un confronto politico, avanzata dal capogruppo dei Moderati, Giovan Battista Valentino, spalleggiato dall’altra consigliera, Francesca Tortora, si era risolto, a detta dello stesso Valentino, in una sorta di assalto verbale del sindaco Antonello Velardi nei suoi confronti. Una scena a cui ha assistito anche l’altro consigliere di maggioranza Francesco Lampitelli, il quale, da sottoufficiale della Finanza, si è trovato realmente in imbarazzo perché, stando alle testimonianze sue e di Valentino, i termini usati dal sindaco sarebbero stati pesantissimi e non aggiungiamo altro.

Fatto sta che da quel momento in poi, gli undici consiglieri comunali di minoranza sono diventati quattordici, perché oltre a Valentino e Tortora i quali, subito dopo il fattaccio e dopo essersi consultati con il leader del loro movimento, Giovanni

Zannini, hanno messo nero su bianco in un documento politico la decisione di lasciare la maggioranza, al gruppo dei consiglieri pronti a chiudere questa penosissima consiliatura in cui è successo davvero di tutto e di più, a partire dalla vicenda del sottotetto abusivo del sindaco, si è aggiunto proprio il sottoufficiale della Guardia di Finanza, Lampitelli.

Evidentemente, quest’ultimo è rimasto stupefatto per le parole utilizzate dal sindaco nei confronti di Valentino, ma anche per le modalità, diciamo così, scomposte con cui queste sono state pronunciate e che sarebbero state impresse anche su un registratore di un cellulare.

Conclusione: si sono recati dal notaio Francesco Lampitelli, Giovan Battista Valentino e Francesca Tortora si sono uniti ai consiglieri di opposizione Dario Abbate, Pino Moretta, Antimo Rondello, ex presidente del consiglio comunale, Antonio Tartaglione, ex sindaco di Marcianise, Alessandro Tartaglione, candidato sindaco, parimenti a Dario Abbate alle ultime Comunali di settembre 2020, con la coda del ballottaggio tenutosi nei primi giorni di ottobre e terminato con un risultato di strettissima misura, con Velardi vincitore con il 50,8%, contro il 49,2% del competitor Abbate.

Siccome abbiamo interrotto l’elenco, ora ve lo riproponiamo ordinatamente senza altre postille. I tredici che hanno firmato nello studio notarile di Michele, Giuseppe e Luigi Ronza alle 16.30 di oggi pomeriggio sono stati i già citati Valentino, Tortora, Lampitelli, Abbate, Rondello, Moretta, Antonio Tartaglione, Alessandro Tartaglione, poi Raffaele Guerriero, Pasquale Salzillo, Lina Tartaglione, Anna Arecchia, Raffaele Delli Curti e Paola Foglia.

Le firme sono state apposte contestualmente dai 13 consiglieri che, in maniera contestuale, hanno firmato la delega alla persona che, presumibilmente, domani mattina le presenterà al protocollo del comune di Marcianise.

Tecnicamente, dunque, potrebbe anche essere svolto il consiglio comunale previsto per stasera con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consolidato. Il fatto che oggi sia l’ultimo giorno utile non implicherebbe però lo scioglimento del consiglio, ma un “semplice” commissariamento ad acta da parte della Prefettura.

Siccome, se la procedura sarà completata senza intoppi domattina, il prefetto di Caserta nominerà già lunedì il commissario, questi potrà tranquillamente, o con i poteri da commissario ad acta o con quelli del commissario prefettizio, in questo caso utilizzando la sua potestà riguardante le delibere di approvazione del consiglio comunale, approvare il bilancio.

Dunque, a Marcianise si tornerà a votare nella prossima primavera. Una città letteralmente sfiancata da sei anni che definire surreali è sbagliato, perché si offenderebbe la memoria di André Breton, padre fondatore del movimento culturale e poi politico-culturale dei surrealisti.

E neanche possiamo parlare di teatro dell’assurdo, poiché anche questa è una forma culturale di nobilissima origine.

Semplicemente questi sei anni hanno rappresentato un’offesa alla dignità dei cittadini di Marcianise, i quali ancora oggi si chiedono perchè e per come abbiano dovuto sborsare più di 200 mila euro per pagare i permessi dal lavoro di Velardi, che poi, ad avviso della Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, si sono rivelati falsi, con conseguente richiesta di rinvio a giudizio, con udienza preliminare ormai alle battute finali, dello stesso Velardi e dell’allora segretario comunale, il frastornatissimo Onofrio Tartaglione.