MONDRAGONE. Caporalato e sfruttamento nelle campagne. Il Riesame conferma le condanne

10 Giugno 2021 - 17:47

MONDRAGONE – Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato le misure cautelari personali spiccate dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di Gennaro Bianchino (custodia cautelare in carcere), Pasquale Miraglia (arresti domiciliari), Vincenzo Miraglia e Francesco Pagliaro (obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), in merito al reato di associazione a delinquere dedita allo sfruttamento del lavoro e dell’intermediazione illecita di manodopera.

Dunque, accuse confermate per i “caporali” di Mondragone i quali, secondo la ricostruzione dei finanzieri della compagnia di Mondragone e dei carabinieri del reparto territoriale mondragonese si sarebbero associati tra di loro nella consapevolezza del contributo fornito da ciascuno di loro, dandosi una stabile organizzazione mediante un’accurata ripartizione di ruoli e compiti attraverso la quale assumevano ed impiegavano manodopera reclutata e provento dell’attività di intermediazione illecita svolta dai caporali dove i lavoratori, perlopiù extracomunitari e donne, venivano sfruttati per il lavoro nei campi dei comuni di Mondragone, Falciano del Massico, Castel Volturno, Grazzanise e Villa Literno.

Un business di essere umani che ha fruttato ai partecipanti al vincolo associativo un indebito profitto di circa due milioni di euro tra beni, capitali e società posti sotto sequestro delle Fiamme Gialle.