MONDRAGONE. FLOP per la “Notte della Tammorra”: in cartellone artisti di fama nazionale, ma i mondragonesi hanno preferito i villaggi natalizi di altre città

9 Dicembre 2019 - 16:00

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Ieri, 8 dicembre si è festeggiata l’Immacolata Concezione e come da tradizione, le città si sono riempite di luci, alberi scintillanti e di addobbi suggestivi.

Finalmente, quest’anno, anche Mondragone ha avute le sue luminarie che però non hanno fatto breccia nel cuore di quei cittadini che si aspettavano uno sforzo in più dall’Amministrazione Comunale. In occasione di questa prima festività che apre il periodo natalizio, la maggior parte dei mondragonesi ha scelto di recarsi nei grandi e piccoli centri limitrofi alla città rivierasca,  preferendo i villaggi natalizi, presepi, spettacoli, e piste di ghiaccio alla “notte della Tamorra”, lo spettacolo/concerto tenutosi ieri sera in Piazza Falcone dalle 19.00 alle 24.00.

Una kermesse per riannodare i fili della Memoria che legano le persone alla vita, alla festa, alla gioia. Carlo Faiello, autore di alcune delle pagine più emozionanti del folk partenopeo degli ultimi venti anni’, dal 2002 è il maestro concertatore de “La Notte della Tammorra”. E poi ancora, Santa Chiara Orchestra: Sasà Brancaccio Basso; Vittorio Cataldi Fisarmonica; Francesco Manna Tamburi a cornice; Gianluca Mercurio Batteria; Pasquale Nocerino Violino;
Giovanni Mauriello: ex voce storica e fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare,
con la partecipazione di Marianita Carfora e Lello Ferraro. Marcello Colasurdo Paranza: Canto e Tammurriata Vesuviana. Paranza d’O Lione: Voci e Danze dell’Agro Nocerino Sarnese (Sa).
Patrizia Spinosi: la canzone d’autore e popolare della città di Napoli; Anna Spagnuolo: omaggio a Raffaele Viviani e a Castellammare di Stabia (Na).
Antonia Nerone: Canti del popolo di Mondragone, dalla ricerca etnomusicologica tra la piana del Volturno e quella del Garigliano di Andrea Nerone. Paola Salurso: il Canto e la Tarantella Cilentana (Sa). Tania Aulicino: il Canto e la Ballarella dell’Alta Terra di Lavoro, con la partecipazione di Cinzia Zomparelli; Emanuela De Vivo: Canto sul Tamburo e Danza di Pagani (Sa).
Interventi di Danza a cura di Erminia Parisi.
Laboratori di danze popolari Domus Ars a cura di Mariagrazia Altieri.
Il Concerto è stato preceduto dallo spettacolo coinvolgente dei gruppi itineranti: I Zompacardillo: Compagnia di musica e danza La Tarantella di Montemarano (Av). Gruppo Folk Internazionale L’ariella: Associazione viaggiante di cultura, musica e tradizione di Cellole. Paranza Il Pentamerone a cura di Antonio Faiello (Na).
Davvero “tanta roba”, e senza nulla togliere al “luccichio” di qualche paesello, si doveva e si poteva sostenere un evento dove la musica è andata a sposarsi con il folclore, la tradizione, la storia, la cultura, con le radici di un popolo. Proprio per questo quei pochi cittadini presenti al “Concertone”, hanno voluto omaggiare con la propria presenza, un territorio che può e deve tornare a crescere con il contributo di tutti. Si costruisce mattone su mattone e passo dopo passo, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.