ORE 17.25 CAMERA. Marco Cerreto eletto, ma con la sconfitta di Marta Schifone nell’uninominale la situazione si era complicata. Ecco perché lui e Michele Schiano entrano e Luca Scancariello no

26 Settembre 2022 - 17:27

E con questo abbiamo sistemato anche il terzo eletto dei cinque che toccano al collegio di Caserta-Benevento. Cerreto si affianca, dunque, a Gianpiero Zinzi e a Stefano Graziano.

CASERTA (g.g.) Vi eravamo debitori di una definizione, ovviamente argomentata, relativa alla elezione, scontata alla vigilia e poi complicatasi nella notte, di Marco Cerreto, candidato con il numero 2 nel collegio plurinominale di Caserta-Benevento appartenente alla circoscrizione di Campania2, insieme ad un altro collegio, precisamente quello di Salerno-Avellino.

Fino a 20 giorni fa il collegio uninominale maggioritario di Somma Vesuviana era considerato blindato per il centrodestra. L’onda d’urto dei “Redditidicittadinanza” ha inciso in maniera decisiva, ma indovinate un po’ in quale provincia d’Italia e del Meridione? Naturalmente in quella di Napoli, che da sola eroga un numero di assegni di cittadinanza pari a quelli erogati in tutte le regioni dell’Italia settentrionale. Per cui, Cinque stelle, cosa che è successa solo a Napoli e provincia, si è preso tutti i collegi uninominali maggioritari, nettamente nelle aree in cui il centrodestra era prevedibilmente debole, di poco nei collegi che, invece, venivano indiscutibilmente assegnati dai sondaggi alla coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Unione dei moderati.

Dunque, l’elezione data per certa al maggioritario di Marta

Schifone, che correva per il centrodestra nell’uninominale di Somma Vesuviana, è stata vanificata dalla rimonta dei Cinque Stelle. E così, quel collegio se lo è aggiudicata Carmela Di Lauro che ha riportato il 34,78% con 52737 consensi assoluti, a fronte del 33,70% riportato dalla Schifone con 51101 voti. Una differenza minima di 1 punto virgola 0.8 che equivalgono a 1636 voti di scarto. Ciò costringe la blindatissima Marta Schifone, come è noto sposata Ad Angelucci, uno dei maggiori imprenditori del settore sanitario-farmaceutico italiano, a ricorrere ai collegi plurinominali proporzionali.

Su 4 collegi campani, la Schifone è stata inserita come capolista in tre di questi. In entrambi quelli della circoscrizione di Campania 1, quindi Napoli città e Napoli provincia e in uno dei due ricompresi nella circoscrizione di Campania 2, proprio quello di Caserta-Benevento, visto che l’unico collegio plurinominale preservato all’esponente storico del partito della Meloni, cioè ad Edmondo Cirielli, è stato quello di Salerno-Avellino.

Se i nostri lettori sono stati attenti agli articoli da noi scritti negli ultimi due mesi, sanno bene che una volta, quando si era eletti in più circoscrizioni, in più collegi proporzionali, era il candidato a decidere a quale di queste aree territoriali imputare la propria elezione. Ne seguivano polemiche, molto spesso connotate da vere e proprie isterie. Ciò ha convinto i partiti a inserire nel Rosatellum, un meccanismo automatico di opzione: se un candidato viene eletto in più collegi uninominali proporzionali, non potrà optare, ma saranno i numeri a stabilire di quale area territoriale sarà rappresentante in Parlamento. In gergo si dice che “scatterà” dove il partito che rappresenta ha riportato la percentuale minore.

Ora, siccome Fratelli d’Italia ha ottenuto 4 seggi in Campania, due nella circoscrizione di Campania1 e altri due in quella di Campania2, possiamo dire, guardando i numeri, che risultano eletti tutti e quattro i capilista, cioè quello del collegio di Napoli città, quello del collegio di Napoli e provincia, quello del collegio di Caserta-Benevento e quello del collegio di Salerno-Avellino. Si diceva prima che questi capilista rispondono al nome di Marta Schifone per il collegio di Napoli città, ancora di Marta Schifone per il collegio di Napoli provincia, ancora una volta di Marta Schifone per Caserta e Benevento e, infine, di Edmondo Cirielli per Salerno e Avellino. Siccome la Schifone risulta eletta in tutti e tre i collegi in cui si è candidata, lei andrà a rappresentare quello dove il suo partito, cioè Fratelli d’Italia, ha ottenuto la percentuale più bassa rispetto agli altri due. A Caserta-Benevento circoscrizione Campania2, Fratelli d’Italia ha raccolto il 18.97%; nel primo collegio (città di Napoli) plurinominale della circoscrizione di Campania1, Fdi ha raccolto il 14.05%, mentre nel secondo collegio plurinominale (provincia di Napoli) sempre della circoscrizione di Campania1, il partito della Meloni si è attestato al 13.67%. Si può facilmente comprendere che Marta Schifone è la nuova deputata a Montecitorio del collegio plurinominale comprendente i comuni della provincia di Napoli, visto che quella del 13.67% è la percentuale più bassa fra le tre.

Di conseguenza, la Schifone rinuncia all’elezione a Caserta-Benevento e a quella del collegio uninominale di Napoli città. Ma, siccome Fratelli d’Italia il seggio l’ha preso, sia qui, a Caserta e Benevento, sia a Napoli città, questo sarà ad appannaggio di entrambi i numeri due delle liste. Per cui possiamo dire ufficialmente che Marco Cerreto è stato eletto e sarà deputato a Montecitorio di Fratelli d’Italia. Stesso discorso per il consigliere regionale Michele Schiano di Visconti che ha rischiato però, seriamente di rimanere fuori, dato che il 14.05% raccolto da Fdi nel collegio plurinominale di Napoli città, stacca di uno 0.38 centesimi di punto il 13.67% raccolto da Fdi nel secondo collegio plurinominale proporzionale di Campania1, quello che raccoglie i comuni della provincia di Napoli.

In pratica, Schiano è deputato per uno scarto molto piccolo, Sarebbe bastato che Fdi avesse raccolto 2440 voti in più nel collegio di Napoli provincia, oppure che avesse raccolto 1450 voti in meno nel collegio plurinominale di Napoli città. In sintesi, tra i tre numeri due vengono eletti Marco Cerreto e Michele Schiano, mentre rimane a casa il numero due di Fdi nel collegio plurinominale di Napoli provincia, Luca Scancariello.

amen.