LE FOTO S.MARIA C.V. Altro che sicurezza del Tribunale. La Ztl più corta d’Italia serve solo a far cassa e davanti all’ingresso di Palazzo di Giustizia si passa in auto senza problemi
8 Luglio 2024 - 13:08
Si è scritto molto, in questi giorni, soprattutto nei social, di questa innovazione, iniziata con un pasticcio clamoroso riguardante la regolazione delle lancette dell’orologio della Ztl che ha costretto il Comune ad annullare centinaia di contravvenzioni. Vi dimostriamo perché, se con le transenne di prima si impediva realmente a mezzi a motore o non a motore di passare di fianco all’ingresso di Palazzo di Giustizia, ora questa cosa è possibilissima. E questo smaschera il vero motivo di quello che appare solo un pasticcio. Peraltro, il segnale non è visibile a tutti
S.MARIA C.V. (G.G.) – Nei mesi scorsi, a completamento del PGTU (piano traffico), è entrato in vigore quello che viene definito dagli amministratori comunali come un grande progetto di ZTL della città di Santa Maria Capua Vetere.
Permetteteci un pizzico di ironia che dovrebbe appartenere alla normale dialettica tra uno strumento di informazione indipendente e chi esercita il governo del territorio amministrato pubblico danaro. Si tratta di un progetto che deve essere stato sicuramente il frutto di grande ponderazione, visto che concerne un tratto di strada di poco più di 50 metri, priva di marciapiedi, di negozi e di attrazioni turistiche e che precede l’entrata del nuovo Tribunale Civile. Entrata che è esclusa dalla zona a traffico limitato visto che il varco che inizia all’incrocio tra via Pezzella e via Albana termina all’incrocio tra via Albana e via Mario Fiore.
L’esordio, nel periodo di prova che è andato dal 1 marzo 2024 al 31 marzo 2024, non è stato affatto positivo. Al contrario ha strappato più di un sorriso, con tanto di quesito zaloniano “ma sono del mestiere questi?”, visto che visto che nessuno si era reso conto che l’orologio dell’apparecchio non fosse tarato sull’orario in vigore. Doveva essere un collaudo affinché con la successiva partenza ordinaria tutto funzionasse a meraviglia, ma evidentemente il mese di test è stato tempo perso, con la conseguenza che sono state emesse una marea di multe al di fuori degli orari di attivazione della zona a traffico limitato. Ad esempio, con l’orologio non tarato, chi passava regolarmente con la Ztl non attivata veniva registrato con un orario interno al periodo della sua attivazione e, oplà, scattava la multa. L’ Ente è stato costretto ad annullare, quindi, quelle emesse nei mesi di aprile e maggio fino al 18 giugno.
Noi di Casertace, però, siamo abituati ad approfondire le vicende e non ci possiamo fermare alla semplice notizia del lavoro, che a voler essere generosi potremmo definire approssimativo, sviluppato su questa vicenda dall’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere.
Quando abbiamo appreso la notizia, siccome abbiamo imparato a non avere una fede smisurata nel nostro modo di comprendere e di spiegare, abbiamo anche tentato di immedesimarci nei panni e nel cervello di chi ha ideato la ZTL del più breve tratto di strada, da guinnes dei primati (crediamo che non ne esista un’altra che si dipani solo per 50 metri), dove vi sono solo abitazioni. Anche alla luce della ordinanza dirigenziale N. 42 DEL 11/03/2024 con la quale è stato attivato il sistema di videosorveglianza all’entrata del varco pedonale si comprende chiaramente che la ZTL è funzionale alla tutela della sicurezza della struttura giudiziaria.
Si legge infatti: “La porta telematica di che trattasi aderisce pienamente ai principi espressi nel DPR 250/99 e consente di ampliare il sistema di videosorveglianza della zona, apportando ulteriori margini di sicurezza sia per la struttura Giudiziaria che per i frequentatori del Tribunale Civile”.
Sin qui lo stralcio della citata ordinanza da noi scelto.
Già negli anni passati, ricordiamo prima di tutto a noi stessi, sono state imposte dai Dirigenti dei Tribunali, misure di sicurezza nell’adiacenza delle strutture giudiziarie, ed è a causa di queste giuste e condivisibili ragioni che i tratti stradali prospicienti il Tribunale penale e quello civile di Santa Maria Capua Vetere sono stati chiusi al traffico e presidiati da militari e vigili urbani, anche per il controllo della circolazione pedonale.
Per questo motivo all’incrocio tra via Albana e via Pezzella fino a qualche mese fa veniva posizionata una transenna che impediva, fisicamente, l’attraversamento veicolare. La limitazione del traffico negli orari di apertura del Tribunale Civile, quindi, aveva una sua forte e condivisibile giustificazione nei motivi di sicurezza degli operatori di giustizia.
Dal mese di marzo 2024, da quando è stata istituita la ZTL con varco elettronico, sembrano essere venuti meno i motivi di salvaguardia e protezione della struttura giudiziaria e dei suoi operatori, perché se l’intenzione dell’amministrazione comunale era quella di integrare, attraverso l’istituzione di questa Ztl, la necessità di sicurezza, sostituendo con tale strumento quello delle transenne, la mission a nostro avviso è totalmente fallita. Al contrario, la ragione della sicurezza appare, non sappiamo se attraverso una valutazione “dolosa” o “colposa” dell’ente locale, un pretesto per raggiungere il vero obiettivo, ossia la preminente impellenza del Comune di fare cassa a spese dei malcapitati distratti che, non vedendo la sbarra e il poco visibile segnale del varco elettronico, passano per quel tratto di strada.
Per cui, a dimostrazione della ridotta cifra di sicurezza garantita al Tribunale e della vera ragione di questa installazione, va aggiunto che il varco a traffico limitato termina proprio prima della entrata del Tribunale Civile, infatti chi scende da via Mario Fiore può immettersi senza alcun problema in via Albana proprio in corrispondenza dell’entrata del Tribunale.
Ipoteticamente, un commando di terroristi non avrebbe alcuna difficoltà a raggiungere con grande comodità e senza alcun ostacolo l’immobile giudiziario sia attraversando il varco elettronico, (salvo poi ricevere una multa) sia in modo ancora più diretto da via Mario Fiore.
Alla luce di tali constatazioni continuiamo a chiederci e a chiedere al sindaco Mirra, e, soprattutto, al Presidente del Tribunale, a chi giova questa ZTL se non alle casse del Comune? La sicurezza del Tribunale viene garantita da un varco elettronico senza barriere fisiche?
È stata utile e giustificata la spesa di oltre 14.000 euro per un varco elettronico di meno di 100 metri?