PAZZESCO: oggi dopo le “malattie” strategiche degli anni scorsi, gli autisti ANM prenderanno 650 euro lordi per 7 ore di lavoro

31 Dicembre 2018 - 18:15

Caserta – (Pasman) I servizi di trasporto pubblico sono tra le note dolenti dei nostri territori, per la carenza sia dei collegamenti, sia delle informazioni essenziali su di essi.

Per tale ultimo aspetto, dunque, abbiamo pensato di fare cosa utile, per i nostri lettori che pensano di spostarsi nei prossimi giorni di festa, di acquisire e pubblicare il programma delle corse urbane ed extraurbane che saranno assicurate per la particolare giornata del 31 dicembre da parte della società C.L.P., concessionaria dei servizi di autolinea per il capoluogo, con la specificazione degli orari dell’ultima corsa effettuata.

Viene qui a proposito ricordare che quanto ad adeguatezza dei collegamenti , oltre a Caserta, anche Napoli non se la passa bene, se per assicurare i trasporti notturni dell’ultimo dell’anno l’Anm (l’azienda napoletana di mobilità) ha dovuto riconoscere ai propri macchinisti della metropolitana un indennizzo suppletivo di circa 95 euro ad ora per 7 ore di servizio, che fanno la bellezza di oltre 650 euro lorde per un turno: uno sproposito ingiustificato, che non ha nulla a che vedere con il contenuto della prestazione, ma che fa comprendere come quell’amministrazione sia fuori controllo, tanto da permettersi di regalare letteralmente i soldi, che  pagheranno altri.

Giusto per farvi regolare, un infermiere dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dovrebbe, in teoria, ma neanche questo gli vogliono riconoscere, per l’arcinota questione, conosciutissima dai nostri lettori, dell’articolo 9, divenuto poi articolo 29 del nuovo contratto, 120 euro per un turno di 12 ore.

Certo è che lo Stato, la pubblica amministrazione in senso lato, è uno dei datori di lavoro, dei committenti più sciagurati che si conoscano. Per la nota soggezione sindacale di cui soffre e per la pochezza della sua classe dirigenziale appiattisce i contratti di lavoro dei suoi comparti sulle esigenze – quando non pretese vere e proprie, come nel caso che abbiamo appena portato dei macchinisti partenopei – dei dipendenti anziché   primariamente sulle necessita dell’utenza pubblica, che sono i comuni cittadini, in un contesto peraltro di disimpegno e di abusi generalizzati.

Non a caso il fenomeno dei furbetti del cartellino non si arresta, nonostante l’inasprimento della repressione giudiziaria. O quello dell’assenteismo  soprattutto nei giorni di festa comandati. Staremo a vedere, così, quale sarà il tasso dei vigili urbani che a Napoli come a Roma non si presenteranno in servizio l’ultimo dell’anno, sempre patologicamente elevato per il passato. E non parliamo delle assenze per malattia in tutti gli uffici pubblici, che superano anche tre o quattro volte quelle che si registrano nel privato.

La rigidità del lavoro è poi sconcertante. Un mansionario cavilloso ed esasperante fa sì che anche se un ufficio dispone di personale ad iosa, per cambiare una semplice lampadina bisogna ricorrere ad un oneroso appalto esterno. Ed il bello è che non si prende la via di cambiare le cose introducendo una ragionevole flessibilità d’impiego. I casi più clamorosi avvengono nella sanità. Per restare a Caserta, accade che mentre il faticoso pronto soccorso dell’ospedale, poiché chiaramente sottodimensionato, non riesce a stare dietro a tutte le necessità, costringendo i pazienti a ore ed ore di attesa, in altri reparti si rigirano i pollici poiché senza particolari impegni e rifiutando ogni forma di distacco.

Della storia degli appalti e delle concessioni statali e degli enti pubblici non ne parliamo. Come ben sappiamo qui nel capoluogo, costano fino al doppio o al triplo del loro effettivo valore e della loro corretta esecuzione  nessuno si dà pena.

Ma di tutto questo, qui nel Mezzogiorno, non importa niente a nessuno.

Tuttavia il tema dell’efficienza della pubblica amministrazione è cruciale ed ineludibile per il nostro sviluppo ed il nostro grado di civiltà, anche se lo si scansa in tutti i modi e le maniere possibili per consenso elettorale della classe politica e per rendita di posizione dei gruppi di interesse.

Che lo si sappia, senza cecità. Specie ora, dinanzi all’annunciato ed incipiente regionalismo differenziato preteso dal nord del Paese !

 

Qui, per cortese concessione della CLP a cui l’abbiamo chiesto,  il prospetto dei collegamenti urbani ed extraurbani assicurati dall’azienda di autolinee nella giornata del 31 dicembre.