PIEDIMONTE ALLE ELEZIONI. Gennaro Oliviero: “Non ho mai incontrato e non mi sono mai accordato con Carlo Sarro e Forza Italia. Solo bugie”

25 Agosto 2021 - 11:32

A stretto giro di tempo arriva al replica del presidente del consiglio regionale alla nota pubblicata da noi ieri, a firma del gruppo dei cappelliani, capitanata dall’ex vicesindaco Costantino Leuci. Oliviero spiega anche perchè la scelta di Civitillo vale la giusta direzione e fa gli interessi del Partito Democratico, sposandone gli obiettivi programmatici

 

PIEDIMONTE MATESE – (g.g.) Dura la vita dei cappelliani che, comprensibilmente, per quello che è stata Piedimonte Matese, per quelli che sono stati i comuni nell’immediato circondario, nel corso di almeno 50 anni, fanno fatica ad adattarsi ad una dimensione diversa da quella della “razza padrona” che tutto disponeva e che tutto determinava, approfittando anche della debolezza dell’alternativa politica, costituita da Carlo Sarro, il quale, tutto ha fatto, eccetto che comunicare ai suoi concittadini, che ovviamente non l’hanno percepito, il fatto che lui fosse cosa autenticamente diversa rispetto a Cappello e al cappellismo.

La levata di scudi di ieri, del gruppo storico degli amici dei Cappello, capitanato da Costantino Leuci, cioè da colui il quale poteva essere l'”erede designato” (almeno questo gli aveva promesso Enzo Cappello), è il segno tangibile di una difficoltà ad accettare le cose del tempo nuovo, il fatto che a Piedimonte Matese ci possa essere qualcuno che non ritiene che dopo 50 anni il baricentro della politica locale debba continuare a ruotare attorno ad una famiglia che, fiaccata dai noti avvenimenti giudiziari, riesce ancora a collegare persone tra di loro proprio in base ad una memoria comune o dei familiari dei nuovi adepti che poi non è solo memoria storica e in quanto tale appartenente ad un alveo culturale, ma anche una molto più pratica, concreta e perchè no, molto prosaica disponibilità, frutto di riconoscenza per i doni materiali che in quella stagione hanno risolto e incanalato in direzione del benessere il destino di molte famiglie locali.

A stretto giro di tempo dal comunicato dei cappelliani (CLIKKA QUI PER LEGGERLO

) è arrivata una breve nota del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, nella quale, tra le altre cose, smentisce ciò che Leuci e gli altri hanno scritto nel comunicato stampa di ieri su un presunto inciucio tra lo stesso Oliviero e Carlo Sarro.

lui non ha mai incontrato Carlo Sarro, che oltre ad essere il punto di riferimento di Forza Italia a Piedimonte, è anche il commissario provinciale di questo partito.

Leggo tante cose in questi giorni. – dichiara a CasertaCe il presidente del consiglio regionale – Per carità, opinioni legittime come legittime, ritengo, siano quelle di tanta parte del Pd di Piedimonte Matese, anzi della maggior parte del Pd di Piedimonte che ritiene la scelta di appoggiare il candidato Vittorio Civitillo, quella più adatta per il partito, in quanto promotrice di un processo che mette in campo una professionalità capace di assecondare un indubbio talento imprenditoriale con un’attenzione ai valori della solidarietà e del riformismo sociale.

Poi la smentita categorica: “Io non ho mai incontrato l’onorevole Carlo Sarro. Qui c’è un candidato sindaco che ha esposto il suo programma per far rinascere Piedimonte e attorno a questo ha coinvolto il Pd e allo stesso tempo ha fatto appello alla società civile del luogo. A quanto mi risulta, il nostro partito di Piedimonte sa quello che vuole e lo sa perchè è in grado di mettere, nero su bianco, una serie di proposte che il candidato sindaco ha già accettato per imprimere subito una svolta ai processi di sviluppo che in un tempo come questo non possono prescindere da una concezione costruita sull’innovazione, su una modernità che non può essere una parola vuota e fine a se stessa, uno slogan ma che consiste nel concepire la promozione di strumenti moderni per realizzare una priorità assoluta: promuovere il lavoro, promuovere l’occupazione.“.

Questo doveva CasertaCe a Gennaro Oliviero per legittimo diritto di replica.