Presunti brogli elettorali a favore di Giovanni Zannini. La denunciante Filomena Letizia ascoltata oggi anche come imputata di reato connesso

28 Marzo 2023 - 14:53

Nella prossima udienza, fissata per giugno, deporranno una consulente del pubblico ministero e una dell’avvocato difensore della scrutatrice Vincenza Marino

MONDRAGONE – Sviluppo sorprendente nel processo sui presunti brogli elettorali, verificatesi a Mondragone in occasione delle elezioni regionali del 2015: durante l’udienza di stamattina, infatti, è stata sentita la marcianisana Filomena Letizia, candidata nella lista del centro democratico e battuta, solo per pochissimi voti, da Giovanni Zannini che, da allora, partendo dal modesto bottino di 2500 preferenze personali, ha spiccato letteralmente il volo. Dunque, il suo interrogatorio si è trasformato da esame della parte offesa ad esame come imputata di reato connesso con le garanzie di legge. Ricordiamo che in questo processo sono imputati il presidente di uno dei seggi di Mondragone ,Rachele Miraglia, e le scrutatrici Vincenza Marino, Michela Di Maio e Maddalena Marano. L’accusa, formulata a loro carico, è quella di falsificazione di schede elettorali, compiuta in concorso e riguarda casi di presunta manomissione di schede già votate allo scopo di favorire e di gonfiare il risultato elettorale di Giovanni Zannini. I carabinieri, all’epoca, impiegarono diversi anni per chiudere il cerchio partendo da un ricorso al Tar Campania presentato proprio da Filomena Letizia, entrata nel processo come parte offesa, con la sua posizione, però, che da oggi si è modificata, anche se questo non significa che perché una persona sia indagata o imputata per reato connesso, debba vedere le proprie dichiarazioni valutate in maniera diversa nelle fasi di ricerca dei riscontri e in quella di emissione di un giudizio processuale, rispetto a come le dichiarazioni di un denunciante o anche di una persona informate dei fatti vengono valutate normalmente. La prossima udienza è fissata per il 20 giugno. Saranno ascoltate la dott.ssa

Laddaga, consulente del Pubblico Ministero e un altro consulente, stavolta della difesa dell’ imputata Vincenza Marino, il prof. Alberto Bravo.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, Edmondo Caterino, Francesco Lavanga, Marta Ceraldi, Nicola Ucciero