PREZZI DELLA BENZINA ALLE STELLE. Esposto anche in procura a S.MARIA C.V. e ad AVERSA: “Possibile truffa ai cittadini”

12 Marzo 2022 - 17:32

CASERTA – Sull’escalation senza sosta dei listini dei carburanti dovranno intervenire la magistratura e l’Antitrust. Per questo il CODACONS ha presento un esposto a 104 Procure della Repubblica, tra cui quella di Santa Mara Capua Vetere e Aversa-Napoli Nord, e all’Autorità garante della concorrenza chiedendo di indagare sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese per accertare eventuali speculazioni e illeciti, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci.

”In questi giorni i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3% – spiega il presidente Carlo Rienzi – In alcune zone del paese i carburanti hanno già sfondato la soglia dei 2,5 euro al litro, come Ischia (2,629 euro/litro), La Maddalena (2,589 euro/litro) e Ventotene (2,579 euro al litro)”.

Aumenti la cui entità “non appare giustificata né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina, senza contare che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori”, annota ancora il Codancons.

”Il rischio è i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese – prosegue Rienzi – Per tale motivo presentiamo un esposto all’Antitrust e a 104 Procure di tutta Italia, chiedendo di aprire indagini sul territorio con l’ausilio della Guardia di Finanza”.

Sulle speculazioni è intervenuto anche il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani che ha parlato di una “truffa colossale” dietro l’aumento del costo del carburante. “Il mercato specula, ed è lo stesso motivo per cui ci troviamo la benzina al prezzo di 2,20 e non so perché – ha detto il ministro a Sky Tg24 – Da un lato le accise servono a far funzionare lo Stato, dall’altro il nervosismo che raddoppia, quadruplica o quintuplica il prezzo fa solo arricchire pochi e credo che ciò vada attaccato per primo. Noi faremo del nostro meglio. Ma qui siamo in presenza di una colossale truffa, che viene dal nervosismo che continuo ironicamente a menzionare, che è fatta a spese delle imprese e dei cittadini”.