Raid punitivo contro due nigeriani a CASTEL VOLTURNO. Scarcerato Antonio Marra

13 Maggio 2021 - 17:36

CASTEL VOLTURNO (Lidia e Christian de Angelis) Scarcerato Marra Antonio arrestato per l’omicidio  e il tentato omicidio dei nigeriani. Ieri presso il Riesame di Napoli, ottava sezione collegio F,  si è tenuta l’udienza a carico dei 5 soggetti arrestati perchè ritenuti responsabili dell’agguato a danno di due cittadini nigeriani, Desmond Oviamwonyi e Morris Joe Iadhosa, avvenuto a Castel Volturno il 10 settembre 2020. Tra i soggetti ritenuti responsabili di tale atto criminale, vi è Marra Antonio 31enne napoletano. L’uomo dei 5 è l’unico per il quale il Magistrato ha disposto la scarcerazione, confermando per gli altri 4 gli arresti. Marra è difeso dagli avvocati Claudio D’Avino ed Eduardo Napolitano di Aversa I quali hanno fatto emergere le criticità e l’inattendibilità del riconoscimento effettuato da nigeriani, amici del povero Desmond, che hanno riferito di avere assistito ai fatti, per tanto il Magistrato ha annullato l’ordinanza per mancanza di gravi indizi e il 31enne è stato scarcerato. Per gli altri l’ordinanza è stata confermata e gli avvocati del collegio difensivo sono Bruno Carafa, Salvatore Landolfi, Antonella Regine. I fatti risalgono al 10 settembre 2020 quando un uomo è stato ucciso, ed un altro è rimasto ferito, nella sparatoria avvenuta nel pomeriggio del 10 settembre, a Castel Volturno. I due sono entrambi extracomunitari, vittime di un regolamento di conti per droga e soldi. L’agguato sarebbe stato messo a segno da un commando entrato in azione intorno alle 18:30 in via Brescia. Dopo attente e certosine indagini i carabinieri del comando provinciale di Napoli e del reparto territoriale di Mondragone ad aprile di quest’anno hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei cinque soggetti, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reati aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di avvantaggiare, consolidandone il prestigio ed il predominio sul territorio napoletano, il gruppo camorristico Sorianiello. In particolare, si accertava che l’agguato omicida era maturato nel gruppo criminale “della 99”, articolazione del clan Sorianiello, a seguito della sottrazione di 40.000 euro di marijuana e cocaina destinate a rifornire la piazza di spaccio “della 99”, così chiamata perché sita nell’omonimo complesso abitativo del Rione Traiano, per vendicarsi del furto subito e per assicurarsi una posizione di supremazia sul territorio, in quanto la punizione dei responsabili avrebbe anche conseguito la finalità di impedire il ripetersi di episodi analoghi. La spedizione punitiva veniva attuata con tre diversi viaggi, andata e ritorno, da Rione Traiano a Castel Volturno, località da cui provenivano i due nigeriani.